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Repubblica-Roma, voglia di Filosofia dai tavoli dei caffè alle scuole

Pagina XVII - Roma Roma, voglia di Filosofia dai tavoli dei caffè alle scuole Un percorso studiato con la città protagonista: 1200 studenti "filosofi di strada" Già trent...

14/12/2004
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la Repubblica

Pagina XVII - Roma
Roma, voglia di Filosofia dai tavoli dei caffè alle scuole
Un percorso studiato con la città protagonista: 1200 studenti "filosofi di strada"
Già trenta istituti hanno aderito al progetto: idee lungo un itinerario
BEATRICE RUTILONI


Voglia di filosofia. Un percorso filosofico con Roma protagonista, dai bar alle scuole, dai festival ai siti internet. Con un progetto dedicato alle superiori, per cominciare: 1200 studenti romani avranno la possibilità di diventare "filosofi di strada". E' partito in questi giorni, nelle 30 scuole che hanno aderito, "Roma per vivere, Roma per pensare" un programma realizzato dalla "Società filosofica romana", dall'università Roma Tre e dal Comune. "I ragazzi saranno invitati a rileggere la città - spiega l'assessore alla scuola, Maria Coscia.
Insegnanti di filosofia, storia dell'arte e diritto faranno lezione insieme. Poi ci saranno le visite sul posto, gratuite: Roma è stata divisa in cinque "idee filosofiche". Si tratta di "Roma e il pensiero politico", che prevede visite al Tabularium, al Foro Romano ma anche alla Centrale Montemartini, e di "Roma crocevia di culture", dagli scavi di Ostia antica, fino a Villa Adriana e al porto di Claudio e Traiano. Per "Roma e il pensiero religioso" sono stati pensati viaggi e confronti tra epoche, religioni e visioni del mondo: tra la Sinagoga e il ghetto ebraico alla moschea, da San Pietro alle case romane dei santi Giovanni e Paolo. Il quarto punto riguarda l'estetica della città in un percorso che si snoda tra i luoghi delle residenze romane dei poeti romantici Goethe, Shelley e Keats, le suggestive visioni di Villa d'Este, gli acquerelli fine ottocento di Roesler Franz, i gessi del Canova e l'architettura razionalista del Foro Italico. L'ultimo è quello che più si avvicina al concetto di "filosofia da strada", si tratta di "Roma e il suo popolo": dai luoghi di Beatrice Cenci (Palazzo Cenci, Campo dei Fiori, Palazzo della Cancelleria e Banco di Santo Spirito) alle edicole sacre che si affacciano dai palazzi antichi fino alla statua parlante del Pasquino. Le classi presenteranno dei lavori di taglio filosofico e critico e una commissione sceglierà i dieci migliori lavori che saranno premiati in Campidoglio. Per il professor Giacomo Marramao, docente di Filosofia politica alla terza università "la filosofia di strada è sempre esistita, anzi è la prima forma, quella di Socrate nasceva nei vicoli della "pòlis" ateniese. Il ritorno di interesse è una necessità causata dalla globalizzazione: cerchiamo risposte meno individualiste, e forse anche un po' ironiche".