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Repubblica-Scuola, la riforma diventa un giallo iscrizioni con le vecchie regole

Manca la circolare che chiarisca come applicare la legge Moratti. Il ministero: "La stiamo preparando" Scuola, la riforma diventa un giallo iscrizioni con le vecchie regole Pr...

11/01/2004
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la Repubblica

Manca la circolare che chiarisca come applicare la legge Moratti. Il ministero: "La stiamo preparando"
Scuola, la riforma diventa un giallo iscrizioni con le vecchie regole
Problemi anche negli asili. I Comuni: "Senza certezze, non possiamo accettare i più piccoli"
MARINA CAVALLIERI


ROMA - Al ministero affermano che la stanno preparando, nelle scuole sostengono che forse arriverà lunedì, i comuni dicono che sono stupiti per il ritardo.
E' la circolare fantasma, è il documento che dovrebbe contenere le indicazioni del ministro sulle iscrizioni scolastiche, una circolare di routine ma che quest'anno tarda ad arrivare e la questione sta mandando in tilt le segreterie degli istituti perché fino ad oggi non si sa bene quali norme della riforma Moratti potranno essere attuate e per quali bisognerà ancora aspettare. Perché la riforma è legge ma i decreti attuativi sono ancora al vaglio delle commissioni. Quindi non si sa ancora cosa uscirà. Così si aspettano le indicazioni del ministero. Che finora non sono arrivate.
Sono circa due milioni e trecentomila le famiglie impegnate nell'iscrizione dei figli. Per le iscrizioni a scuole statali dovrebbe esserci tempo fino al 31 gennaio ma la data, appunto, è ancora ufficiosa non essendo stata confermata da una circolare ministeriale.
Quest'anno poi per la prima volta dovrebbe essere applicata regolarmente la norma dell'anticipo prevista dalla legge di riforma che offre la possibilità di richiedere l'ammissione anticipata alla classe prima della scuola primaria e anche alla scuola dell'infanzia. Ma queste, come molte altre cose - che cosa accadrà col tempo pieno, per esempio - non sono certe. "La situazione è critica, gli altri anni a gennaio c'erano già le circolari e c'era una modulistica definita", dice l'assessore alle Politiche educative di Firenze, Daniela Lastri. "Le difficoltà riguardano soprattutto la scuola dell'infanzia, noi abbiamo denunciato più volte che la proposta dell'anticipo è impraticabile, ci sono già liste d'attesa per iscrivere i bambini di 3 anni, non ci sono quindi le strutture per accogliere i più piccoli. Diciamo alle scuole e non fare iscrizioni se non ci sono certezze".
Per il 2004/05 sembra, ma non è certo, che si possono iscrivere alla prima classe della scuola primaria i bambini che compiranno sei anni entro il 28 febbraio, per la scuola d'infanzia la possibilità di ammissione anticipata dovrebbe essere consentita ai bambini che compiranno 3 anni entro il 28 febbraio 2005. Ma l'Anci ha chiesto che per l'infanzia siano preventivamente accertate le condizioni di fattibilità degli anticipi. La conclusione è che si potrebbero avere quest'anno anticipi a macchia di leopardo.
"Gran parte delle scuole non ha aperto le iscrizioni, altre lo hanno fatto secondo la normativa dello scorso anno", dice Simonetta Salacone, direttore didattico del 126esimo circolo a Roma. "La maggior parte degli istituti sta aspettando la circolare che ci hanno detto arriverà lunedì. Sul contenuto della circolare nulla è trapelato, non sappiamo se sarà rigida o morbida. L'unica cosa possibile e, quindi, abbastanza certa, è l'anticipo per i bambini che compiranno 6 anni l'anno successivo alle iscrizioni perché questo è l'unico anticipo che non costa". Rimane l'incognita delle iscrizioni alla scuola d'infanzia. "Non apriremo le iscrizioni alle famiglie che chiederanno l'anticipo a 2 anni e mezzo, abbiamo già liste d'attesa per quelli di 3 anni, prima dobbiamo accogliere queste richieste. Per i più piccoli non ci sono gli spazi necessari né il personale", dice Maria Coscia, assessore all'Istruzione nel comune di Roma dove le iscrizioni alla scuola d'infanzia saranno aperte fino al 6 febbraio. "Un altro dei punti che preoccupa le famiglie è la questione del tempo pieno, l'Anci ha proposto una serie di modifiche che il governo dice di aver accettato ma il decreto attuativo della legge di riforma deve essere ancora vagliato dalla commissioni quindi...". Quindi le famiglie aspettano.