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Repubblica-Scuola, sperimentazione ma con flessibilità

IL PROVVEDIMENTO Oggi la firma del ministro. Autonomia per i duecento istituti Scuola, sperimentazione ma con flessibilità MARIO REGGIO ROMA - Parte la sperimentazione, nelle materne...

18/09/2002
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la Repubblica

IL PROVVEDIMENTO
Oggi la firma del ministro. Autonomia per i duecento istituti
Scuola, sperimentazione ma con flessibilità

MARIO REGGIO

ROMA - Parte la sperimentazione, nelle materne e nelle elementari, della proposta di riforma della scuola del ministro Moratti, che oggi firmerà il decreto. L'elenco delle duecento scuole sarà reso pubblico entro un paio di giorni. Sarà una sperimentazione "flessibile", vale a dire ogni scuola la applicherà in base alle "risorse umane a disposizione". E i soldi? Nessuna preoccupazione. Ci sono. Sono quelli stanziati per l'autonomia scolastica e destinati a migliorare le offerte formative dei vari istituti. L'ennesimo esempio di finanza "creativa". Il provvedimento ha provocato la reazione negativa di Cgil, Gilda e Cisl. Più possibiliste le posizioni di Uil e Snals: "Il ministro ha accolto alcuni dei nostri suggerimenti, per dare un giudizio definitivo attendiamo di leggere il testo del decreto".
La Cgil chiede alla Moratti di ritirare il decreto perché "è un'improvvisazione senza capo né coda". Per la Gilda restano molte contraddizioni e "sarebbe opportuno rinviare la sperimentazione di un anno"; il segretario del sindacato, Alessandro Ameli, conferma lo sciopero nazionale della scuola fissato per il prossimo 14 ottobre.
Malgrado le critiche, il ministro sembra voler tirare dritto per la sua strada. "Abbiamo recepito le indicazioni del Consiglio nazionale della pubblica istruzione e dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani - dichiara la Moratti - la sperimentazione servirà a modellare sui suoi risultati la legge di riforma della scuola, con la partecipazione dei docenti e delle famiglie". Sempre ieri pomeriggio la Moratti è stata chiamata a rispondere in Commissione Istruzione del Senato alle critiche dell'opposizione: "Non partecipa ai lavori dell'aula, tenta di aggirare le leggi sull'obbligo scolastico con accordi diretti con alcune regioni, non parla dei tagli alla scuola previsti nella finanziaria. Insomma, un politica illegale e incostituzionale". Il ministro Moratti non ha risposto.