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Repubblica-Shoah, polemica sul ricordo

il discorso di Berlusconi, spunta una circolare della Moratti che invitava a onorare "le vittime di tutti gli stermini e i genocidi della storia" Shoah, polemica sul ricordo Luzzatto: troppo gener...

29/01/2003
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la Repubblica

il discorso di Berlusconi, spunta una circolare della Moratti che invitava a onorare "le vittime di tutti gli stermini e i genocidi della storia"
Shoah, polemica sul ricordo
Luzzatto: troppo generici i messaggi del governo

GIOVANNA CASADIO

ROMA - Bandiere a mezz'asta hanno sventolato da tutti gli edifici pubblici nella "Giornata della memoria", la terza da quando il Parlamento ha votato la legge con cui si istituisce anche in Italia il ricordo della Shoah. Ma è polemica sulla nota della Presidenza del Consiglio-ufficio del cerimoniale, diramata dai ministeri competenti, con la quale si avverte che si tratta di un "segno di omaggio alle vittime innocenti di tutti gli stermini e i genocidi della storia".
Una genericità che "annacqua" il ricordo della vergogna. Lo dice Amos Luzzatto, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche, che non ama attizzare battibecchi e che degli incontri e delle manifestazioni soprattutto nelle scuole, tra i giovani, dà un giudizio entusiasta. "La genericità non è esattamente quello che la "Giornata della memoria" ha previsto; non va diluita, annacquata" scandisce. Il primo firmatario della legge per l'istituzione della "Giornata delle memoria" fu Furio Colombo, ora direttore dell'Unità, con Elio Palmizio (Fi) e Simone Gnaga (An). Il provvedimento raccolse l'unanimità del Parlamento, però con la "raccomandazione" del centrodestra di ricordare le vittime di tutti i totalitarismi. E ora le polemiche s'infiammano, già accese dal discorso di Silvio Berlusconi trasmesso su tutte le reti Rai, lunedì 27 gennaio (e consultabile sul sito Internet del governo), nel quale il presidente del Consiglio - che non ha pronunciato le parole "shoa" e "olocausto", né ha citato Auschwitz - si è mostrato davvero "smemorato".
"Quando si trasforma la memoria in qualcosa d'indistinto e si ricorda tutto e il contrario di tutto, dai gulag alla Shoah, si fa solo confusione. Vogliamo parlare delle vittime delle foibe? Giusto, ma non il 27 gennaio quando si ricordano le vittime del nazismo in nome della razza", denuncia lo storico Gianni Oliva. Più che altro il premier è apparso impegnato a equilibrare la memoria degli orrori ("...il Novecento sarà purtroppo ricordato per gli orrori e le sofferenze inferte agli uomini dai due totalitarismi: quello nazista e quello comunista"); a collegare il giorno della memoria con la lotta della "comunità internazionale per combattere e rendere inoffensivi quei regimi che minacciano la pace nel mondo", cioè l'Iraq; a inneggiare alla libertà piuttosto che soffermarsi sull'orrore della "soluzione finale".
Se del resto l'Italia si è unita nel ricordo della Shoah con celebrazioni che continueranno nei prossimi giorni, il Polo punta a glissare sulle responsabilità del fascismo e soprattutto sulle leggi razziali del 1938. In nome della pacificazione, del revisionismo e dell'imbarazzo dei post fascisti di An. "Fini, il vice premier e leader di An mi è parso impegnato a capire, a immedesimarsi nella tragedia della Shoah", commetta Amos Luzzatto. Fini ieri ribadisce: "Avverto la necessità di contribuire con il lavoro quotidiano a fare in modo che le tragedie del passato appartengano allo spazio del ricordo". Invita a stare in guarda contro razzismo e intolleranza "Pensiamo anche a eventi che angosciano il presente", è il leit motiv. Non è il solo della suo partito che si mette in prima fila nella solidarietà agli ebrei. Anche se a Trieste, proprio l'assessore di An, Domenico Menia rompe con il sindaco di Forza Italia, Riccardo Dipiazza, "reo" di non avere commemorato le foibe con la Shoah. "L'Italia non dimentica questi orrori", è l'impegno del ministro dell'Interno, Beppe Pisanu. Ma sono i presidenti della Camera e del Senato, Pier Ferdinando Casini e Marcello Pera ad ammonire. "Bisogna confinare nel passato l'orrore antisemita", avverte Casini. "Nel 2004 si terrà in Senato la giornata della Shoah", annuncia Pera.