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Repubblica: Via i prof a contratto bocciati dagli studenti

Bologna/Università

02/12/2006
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la Repubblica

BOLOGNA - Docenti che non sanno insegnare? A casa. La facoltà di Ingegneria dell´Ateneo di Bologna non ha rinnovato gli incarichi per otto docenti a contratto, esterni dunque all´università, perché bocciati dai loro studenti. Una trentina di prof di ruolo è stata convocata dal preside. Una decisione destinata a far discutere. «Scelta corretta e coraggiosa», commenta il rettore Pier Ugo Calzolari. Tutto nasce dai tagli imposti dalla Finanziaria e che l´Ateneo ha spalmato su tutte le facoltà e i dipartimenti (-20%). «Abbiamo colto l´occasione dei tagli per lanciare un messaggio», spiega il professor Guido Masetti, preside di Ingegneria, ma anche prorettore alla didattica. Ingegneria ha deciso di non rinnovare più i contratti fatti a professionisti o a laureati da almeno cinque anni che tengono corsi universitari se il loro voto in «pagella» è basso: da zero a 4,5. E a darlo sono i loro stessi studenti a fine corso. Avviene in tutte le facoltà bolognesi già dal 2001. Giudizi che contano: in base ai risultati, le facoltà vengono premiate con fondi aggiuntivi (stanziati ogni anno 500 mila euro). Ma mai le pagelle degli studenti erano servite per bocciare i docenti. I bocciati a Ingegneria sono stati otto su 113 docenti a contratto che la facoltà utilizza per corsi integrativi. «E´ la prima volta che lo facciamo, abbiamo cominciato con i guanti di velluto, non rinnovando i contratti solo a chi è risultato gravemente insufficiente», dice il preside. «Non è detto che un bravo professionista sia anche un bravo didatta. Questa decisione serva a dare un piccolo segnale per dire che insegnare non è uno scherzo». Gli studenti concordano, ma chiedono che sia esteso anche al corpo docente «in forme da studiare». (ilaria venturi)