RepubblicaSentenza allarga il diritto a studiare dei disabili

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Sentenza allarga il diritto a studiare dei disabili

IMPORTANTE ordinanza della II sessione civile del Tribunale di Roma a tutela del diritto all'istruzione degli alunni in situazione di handicap particolarmente gravi. Grazie al ricorso dei genitori di una bimba di 6 anni per ottenere un procedimento d'urgenza ai sensi dell'art. 700 del CPC, alla classe della figlia sono state assegnate 5 ore giornaliere d'insegnante di sostegno, contro le due riconosciute dalla scuola. Un aiuto educativo "possibilmente esercitato da un solo insegnante per tutto l'anno scolastico". L'atto specifica che il diritto allo studio è "un diritto inviolabile non suscettibile di degradazione" e rigetta la tesi dell'Amministrazione scolastica che obiettava l'impossibilità di "sfondamento dell'organico di diritto": limite, fissato dalla legge ma derogabile, definito secondo il rapporto di un insegnante di sostegno su 138 alunni frequentati. L'ordinanza chiarisce che l'attribuzione del sostegno "con modalità non adeguate ... non è da imputare ad una scelta legislativa ma, direttamente, alla pubblica amministrazione che lo ha, appunto, di fatto compresso". Non si sancisce l'automaticità di un sostegno per ogni alunno con handicap particolarmente grave, ma un monte ore sugli effettivi bisogni educativi. La Finanziaria (c. 7 art. 35) prevede espressamente deroghe per le situazioni di handicap particolarmente gravi e quindi, per le prossime assegnazioni, coloro a cui è stata certificata la connotazione di gravità (c. 3 art. 3 L. 104/92) lo tengano presente e, nel caso, lo notifichino alla scuola. Una adeguata assegnazione dei sostegni libererà anche risorse comunali per l'handicap impiegate oggi a tamponare impropriamente le richieste di educatori da parte degli stessi Direttori scolastici.
(Rubrica a cura di G. B. Pesce. Per scrivere indirizzare c/o la Repubblica, via Parmeggiani 8, 40131 Bologna; fax 051551785; e-mail: "hocchio.repubblicakatamail.com)