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Republica-SCUOLE NO WAR

SCUOLE NO WAR Al liceo Tiziano di Belluno, ogni mattina, prima di andare in classe, gli studenti fanno un minuto di silenzio nell'atrio in nome della pace. A Napoli i ragazzi hanno cu...

27/03/2003
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la Repubblica

SCUOLE NO WAR

Al liceo Tiziano di Belluno, ogni mattina, prima di andare in classe, gli studenti fanno un minuto di silenzio nell'atrio in nome della pace. A Napoli i ragazzi hanno cucito una bandiera della pace lunga quindici metri e ogni giorno vanno di scuola in scuola a sventolarla, testimone colorato di un impegno comune. A Siena, le bandiere dell'arcobaleno spuntano da tutti gli istituti medi, un colpo d'occhio sui colori della pietra toscana. A Francavilla Fontana, paese della provincia di Brindisi, domani gli studenti delle scuole medie organizzano la "festa dell'arte e della pace", idee e fantasia per fermare la guerra.
L'hanno chiamata "Dalle scuole un mondo di pace" e dall'alba di giovedì scorso, primo giorno di bombe, gli studenti medi di tutta Italia cercano sempre di inventare qualcosa per dire no alla guerra. "Le scuole sono diventate presidi di pace" spiega Giuseppe Beccia, coordinatore dell'Unione degli studenti. Il 90 per cento degli istituti ha sospeso le lezioni quasi sempre d'accordo con i docenti.
Questo sarà ancora un fine settimana di manifestazioni e assemblee. "Poi dobbiamo tornare in classe, andare avanti con i programmi. Ma le scuole - insistono gli studenti - devono restare presidi di pace". Le iniziative, dunque, continuano. E si accettano volentieri consigli. "E tu cosa fai?" chiede il sito degli studenti www.noguerra.it. Una prima idea è far pubblicare le lettere che i ragazzi stanno scrivendo in questi giorni. E' già stato deciso anche di chiedere ai docenti di dedicare mezz'ora al giorno alla lettura in classe dei giornali.
(claudia fusani)