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Resto del CArlino-Arriva alle elementari la lingua inglese Ma con quali prof?

Arriva alle elementari la lingua inglese Ma con quali prof? Ci siamo: arriva l'inglese, solo quello, sin dalla prima classe elementare per le seconde. Tutte. E' un po' di riforma. E' un po' di ing...

14/08/2003
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Il Resto del Carlino

Arriva alle elementari la lingua inglese Ma con quali prof?

Ci siamo: arriva l'inglese, solo quello, sin dalla prima classe elementare per le seconde. Tutte. E' un po' di riforma. E' un po' di inglese.
Un fatto positivo per gli alunni, ma andiamo ad esaminare alcuni elementi insieme: verrà insegnata una sola lingua comunitaria.
Mi chiedo: perché discriminare il francese, il tedesco e, perché no, altre lingue ormai importantissime nella città in cui viviamo e cioè il rumeno, l'arabo, l'albanese, il russo! Un limite sta proprio qui.
E' inglese e basta. Poteva e doveva essere di più e più vario, almeno il doppio delle ore che verranno concesse.
La cosa più interessante, però, riguarda chi verrà ad insegnarle: il Miur, Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, darà nuovi docenti in base al fabbisogno che ogni istituzione scolastica calcolerà al suo interno.
E' pensabile che sia assegnato un docente per un "po'" di ore e che questa persona lavori in tante scuole, che sia assegnata per esempio da nove sino a diciassette classi; tutte all'insegnante nuovo che arriverà per la lingua inglese.
Per fortuna il Ministro, o chi per lei, ha emanato la C.M. 58 dove spiega che è bene non assegnare il docente ad un numero consistente, spropositato di classi. Indipendentemente da ciò che avverrà, perché ancora una volta dovranno essere i dirigenti scolastici a trovare le situazioni ottimali affinché il docente pluriclasse non vaghi sconsolato per 8-10 o 17 classi; a parte questo devo rilevare che è nata nella scuola una nuova figura che di solito troviamo nel mondo del commercio: il docente/rappresentante.
Egli/ella ha tanti luoghi da visitare (le scuole), tante relazioni da instaurare.
Un rappresentante della lingua inglese, dispensatore di lingua che dovrà cambiare troppo spesso sede.
Come far star meglio un lavoratore di questo tipo, atipico, che con una media di 340 bambini potrebbe sentirsi in seria difficoltà? Si può fare in modo che un docente anziché insegnare in tutte le classi prime o seconde abbia affidato un ciclo intero, dalla prima classe alla quinta?
In questo caso però creiamo un altro "danno": non dimentichiamo che abbiamo già docenti che verrebbero "scalzati" dal loro posto di lavoro e quindi andrebbe tutto a sfavore di un principio fondante nella scuola italiana: quello della "continuità". L'inglese così?
No, grazie. Inglese sì, ma con la valorizzazione dell'autonomia della scuola che designa, per mezzo del dirigente, il docente nella miglior situazione possibile.
Il Ministro ascolti e venga al confronto con le scuole e instauri un dibattito e una discussione, anche nelle sedi istituzionali più agguerrite e convinte.
Daniela Turci