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Resto del Carlino-L'allievo è studioso?I prof fanno carriera

L'allievo è studioso? I prof fanno carriera ROMA '#8212; Sulla trattativa appena riaperta per il contratto della scuola '#8212; si discutono le 419 pagine di bozza preparate dall'Aran '#8212; ar...

24/04/2003
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Il Resto del Carlino

L'allievo è studioso?
I prof fanno carriera

ROMA '#8212; Sulla trattativa appena riaperta per il contratto della scuola '#8212; si discutono le 419 pagine di bozza preparate dall'Aran '#8212; arriva come una bomba l'ultima novità ideata dal ministro Moratti: in futuro i professori, a differenza di adesso, potranno far carriera, ma gli "scatti" saranno determinati dal livello di apprendimento raggiunto dai loro studenti. Insomma, il prof viene premiato a seconda dei risultati.
Controlli obbligatori
L'obiettivo, recita l'articolo nove del maxi-documento, è "la costruzione di una scuola di alto e qualificato profilo", che consenta ai ragazzi "il conseguimento dei migliori livelli di apprendimento". A giudicare la qualità dell'insegnamento, dovrebbe essere l'Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell'istruzione), che già l'anno scorso ha avviato una sperimentazione in 7.500 istututi dei diecimila presenti in Italia e che '#8212; insiste la Moratti '#8212; diventerà strumento di controllo obbligatorio per tutte le scuole. La proposta avanzata, ma ancora da ufficializzare, ha già guadagnato una sonora bocciatura da parte dei sindacati. Enrico Panini (Cgil) non intende lasciare la strada aperta a soluzioni che danno l'impressione di essere solo frutto di "improvvisazioni casuali" oppure che preludano all'adozione di soluzioni "salvifiche". E rilancia l'idea di un referendum tra gli insegnanti, i diretti interessati.
Promozioni per tutti
Massimo Di Menna (Uil) è ancora più categorico: l'ipotesi, dice, non entrerà mai a fare parte di una piattaforma contrattuale perché "non riguarda questo contratto". Inoltre "il profitto di un alunno o di una classe, lo capisce anche chi non è insegnante, è legato a tutti i docenti che hanno contribuito alla formazione dei singoli studenti". Insomma, il professore che insegna in una prima superiore "eredita" anche il lavoro dei colleghi delle medie e delle elementari. Certo che chi ha basi solide '#8212; lascia intendere Di Menna '#8212; migliora con più facilità, e in ogni caso, se un alunno parte svantaggiato, un miglioramento anche marginale del suo profitto può attestare comunque l'impegno del docente. Dai sindacati, poi, arriva anche una provocazione: se si subordina tutto al profitto degli studenti e se questo profitto si concretizza in un passaggio alla classe successiva, chi può escludere promozioni per tutti?
Referendum in vista
Anche Daniela Colturani, segretario generale della Cisl scuola, risponde "no grazie" a qualunque proposta sulla carriera "formulata unilateralmente e ancor più se collegata ai livelli di apprendimento degli alunni".
"L'impegno di consultazione della categoria, assunto con la piattaforma contrattuale, da parte nostra '#8212; assicura '#8212; non sarà disatteso, nella convinzione che senza la piena condivisione della categoria, su proposte che devono comunque trovare soluzioni contrattuali, non può esserci modifica strutturale del salario dei docenti".
r. int.