Resto del Carlino-Macerata-Esuberi, "tagliati" 50 docenti

Esuberi, "tagliati" 50 docenti

MACERATA '#8212; Novità in chiaroscuro dal mondo scolastico provinciale. Mentre qualche Istituto superiore è riuscito a 'salvare' alcune delle classi che si era previsto di cancellare, oltre 50 docenti (in servizio in diverse scuole) sono stati dichiarati soprannumerari, cioè perdenti posto. Al massimo entro lunedì ( il termine di scadenza era fissato prima, ma considerate le festività di questi giorni ha subito una proroga di fatto) dovranno fare '#8212; obbligatoriamente '#8212; la domanda di trasferimento. Il problema è vedere se troveranno un posto disponibile in un Istituto della provincia diverso da quello in cui lavoravano, anche se distante (qualcuno può finire dalla costa all'entroterra o viceversa). Ma potrebbe anche mancare questa disponibilità: a quel punto i docenti sarebbero assegnati alla Dop (Dotazione organica provinciale) in attesa di avere un'assegnazione provvisoria o di essere utilizzati, una volta che saranno state completate le diverse operazioni inerenti a cattedre e organici. E' uno degli effetti dei tagli previsti dalla ultima legge Finanziaria, in base ai quali, agendo sul numero delle classi e delle cattedre, devono "sparire" in Regione oltre 220 posti (praticamente tutti nelle Superiori). L'effetto sarà poi a cascata in almeno due direzioni: anche a settembre non ci saranno nomine in ruolo per i vincitori di concorso, mentre gli incarichi annuali conferite su posti vacanti saranno drasticamente ridotti. A farne le spese saranno, oltre coloro che hanno vinto i recenti concorsi, soprattutto i tanti precari che pure da anni lavorano nella scuola, in particolare quelli che si trovano nelle posizioni di coda della graduatoria permanente. A questo proposito è comunque bene ricordare che la graduatoria è stata riaperta per essere aggiornata: chi si fosse abilitato di recente e volesse inserirsi, oppure coloro che già sono iscritti e abbiano titoli o altro da aggiungere, hanno tempo di farlo fino al 17 maggio.
Quanto alle classi, dei tagli inizialmente annunciati alcuni restano (come nel caso della sezione chimici a Sarnano), altri sono venuti meno (come nel caso di Camerino), per altri si sta ancora discutendo.
I sindacati stanno seguendo la situazione con attenzione e preoccupazione, poiché in ballo ci sono posti di lavoro ma anche, e soprattutto, la qualità della scuola pubblica. "Si può discutere di razionalizzazione '#8212; hanno di recente osservato i sindacati, ma anche dirigenti scolastici e altri'#8212; Ma tagliare esclusivamente in una logica ragionieristica di puro contenimento dei costi, a prescindere dall'offerta formativa e della garanzia del diritto allo studio, oltre che delle condizioni di lavoro dei docenti è inaccettabile".