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Riforma, corsa contro il tempo

Il cronoprogramma della Fedeli per portare a casa formazione docenti, inclusione, 0-6

26/09/2017
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ItaliaOggi

Alessandra Ricciardi

L'anno scolastico è appena iniziato, ma già è corsa contro il tempo. La ministra dell'istruzione, Valeria Fedeli, ha chiesto ai suoi uffici un calendario serrato per il varo dei provvedimenti attuativi della riforma della scuola. L'obiettivo è chiudere entro marzo 2018, ultima data utile, stando agli andamenti attuali del dibattito parlamentare, per il governo in carica prima del passaggio di consegne che sarà decretato dalle prossime elezioni. Il cronoprogramma fissato dal Miur arriva fino a dicembre 2018, ma è un puro esercizio accademico. Una quarantina i provvedimenti da varare entro marzo, alcuni micro, come la definizione del concorso per i posti con lingua di insegnamento slovena o bilingue. La maggior parte invece è costituita da provvedimenti che saranno l'essenza della riforma della Buona scuola. A partire dalla revisione del percorso di formazione e reclutamento dei futuri docenti: per esempio, il dpr recante il regolamento dell'accesso al Fit, e dunque alla formazione iniziale, il successivo decreto ministeriale che dovrà disciplinare il concorso, il decreto per l'aggiornamento delle classi di concorso, la proposta di contratto per definire le condizioni economiche dei docenti che nell'ambito della nuova formazione arriveranno a fare il tirocinio. Un capitolo sostanzioso, che dovrebbe, stando al cronoprogramma, essere chiuso entro dicembre 2017 e su cui uno slittamento di alcuni mesi però non è affatto da escludere visto che per alcuni dei provvedimenti citati la scadenza è prossima e le bozze sono ancora in alto mare. L'importante, è l'input che arriva anche dal partito democratico, è che per la sfida elettorale il nuovo di reclutamento dei docenti sia definito. Un progetto ambizioso, coltivato dalla Buona scuola, che rappresenterebbe la versa svolta della lotta al precariato.

E poi ci sono i decreti per ampliare l'educazione e istruzione per la fascia 0-6 anni, per definire l'implementazione della cultura umanistica, ma anche i piani per l'inclusione scolastica, l'edilizia, i progetti per la creatività... L'ultima fase della Buona scuola sarà un percorso impegnativo nel quale gli imprevisti sono dietro l'angolo. È capitato con il regolamento sulla contabilità, e pure con quello delle supplenze agli alunni disabili. Per entrambi c'è il parere molto critico del Cspi che ha sottolineato le manchevolezze del primo, e ha rinviato al ministero il secondo.

Si tratta di pareri che possono anche non essere recepiti, ma che espongono in questo caso i relativi provvedimenti a un contenzioso con le forze sindacali, che facilmente degenera in contenzioso giudiziario. Per cui il tentativo di ricucitura diventa fondamentale.