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Scuolaoggi-Meno di un terzo degli aventi diritto ha chiesto l'anticipo

Meno di un terzo degli aventi diritto ha chiesto l'anticipo Dato finale sulle iscrizioni degli alunni ammessi a frequentare la primaria a cinque anni e mezzo: 23 mila su 80 mila aventi diri...

15/05/2003
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ScuolaOggi

Meno di un terzo degli aventi diritto ha chiesto l'anticipo
Dato finale sulle iscrizioni degli alunni ammessi a frequentare la primaria a cinque anni e mezzo: 23 mila su 80 mila aventi diritto. Così risulta al MIUR dove si cerca poi di fare un'aggiunta in realtà incontrollabile e incomprensibile: si devono calcolare anche quelli che avevano presentato domanda alla scadenza normale delle iscrizioni, quindi sono molti di più. Trenta, 40, 50 mila. Un tentativo un pò troppo scoperto per nascondere come una delle innovazioni vantate della riforma, l'anticipo d'età, appunto, abbia trovato ben scarso interesse fra i genitori che solo al 28,75 percento hanno accolto l'innovazione. Una cosa è certa: con questo risultato centinaia di cattedre messe a disposizioni in questa prospettiva restano a disposizione per altri scopi. Quali? Sembra che questa sia stato una delle questione che stanno alla base del rinvio del primo decreto legislativo sulla riforma alla riunione del consiglio dei ministri di venerdì scorso. Questi posti in esubero Giulio Tremonti li vorrebbe indietro, altri vorrebbero utilizzarli per fare pesare meno alle scuole il taglio dei posti. Si preannuncia, insomma, l'ennesimo braccio di ferro fra Moratti e Tremonti che non si sa bene come e quando si risolverà. Intanto alla prossima riunione del governo la questione dovrebbe slittare ancora: la Moratti sarebbe impegnata a Bruxelles. Un'altra pausa di ripensamento necessaria per fugare altri dubbi che il decreto proietta sul futuro della scuola primaria italiana che per il prossimo anno non correrebbe grandi rischi perchè gli organici, sia pur sacrificati, sono fatti. Ma per l'anno successivo cosa succederà? E si torna a parlare di tempo pieno in pericolo. La Moratti continua a ribadire che non verrà toccato, ma non spiega chi farà la mensa, particolare decisivo in questa prospettiva.