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Sole 24 ore-Francia:Fabbrica di analfabeti

Fabbrica d'analfabeti Sul fronte dell'insegnamento, il dibattito in Francia si è concentrato, oltre al grave problema della violenza nelle scuole, soprattutto sul futuro del "college unique", l...

17/02/2003
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Il Sole 24 Ore

Fabbrica d'analfabeti
Sul fronte dell'insegnamento, il dibattito in Francia si è concentrato, oltre al grave problema della violenza nelle scuole, soprattutto sul futuro del "college unique", la scuola media unificata creata nel 1975 in nome delle pari opportunità. Il dibattito sull'insegnamento generale identico per tutti gli studenti dagli 11 ai 14 anni si è fatto infuocato perchè rimette in questione l'ambizione di democratizzare la scuola. Per molti il "college unique" è solo un'utopia che nella realtà si sta rivelando disastrosa proprio per quegli studenti che voleva proteggere, e cioè i ragazzi appartenenti ai ceti meno agiati, in particolare gli immigrati e i figli d'immigrati. A chiedere una riforma del sistema scolastico sono soprattutto gli insegnanti, esasperati di dover abbassare il livello dell'insegnamento per permettere ai meno dotati (o ai meno volenterosi) di seguire le lezioni, danneggiando così gli altri studenti. Con il risultato che molti adolescenti non sanno far di conto, leggono con difficoltà e fanno continui errori di ortografia. Secondo un rapporto, infatti, il 33% degli alunni esce dalla media in condizioni di quasi analfabetismo. Il 54% degli insegnanti ritiene che promuovere automaticamente gli "asini" sia dannoso non solo per la società, ma soprattutto per i diretti interessati. Per il loro stesso vantaggio, sarebbe meglio poterli bocciare. Molti preferirebbero addirittura che gli studenti più deboli fossero incanalati verso indirizzi tecnici, un'opzione che era stata a suo tempo scartata con la scelta del "college unique" perchè rischiava di ghettizzare i più deboli. Secondo i difensori della scuola media unificata, il principio che ha portato alla sua creazione - cioè quello dell'uguaglianza che presuppone basi culturali comuni - resta tuttora valido. Solo ci vogliono più mezzi e più insegnanti, con classi più ridotte per aiutare gli studenti meno brillanti a non restare tagliati fuori dalla scuola e, quindi, dalla società. Grazie alla scuola media unificata, ricordano i suoi sostenitori, nel 2000 era arrivato al baccalaureat, il diploma di maturità, l'86% dei figli di dirigenti e il 56% dei figli di operai, mentre per la generazione degli anni 30 la percentuale era rispettivamente del 41 e del 2 per cento. Il dibattito è più che mai aperto. Benedetta Gentile