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Sole 24 ore - La circolare per le iscrizioni riapre le polemiche sulla riforma

La circolare per le iscrizioni riapre le polemiche sulla riforma Scuola - Nel mirino di opposizione e sindacati le indicazioni del ministro - Malumori anche nella maggioranza ROMA - La circo...

15/01/2004
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Il Sole 24 Ore

La circolare per le iscrizioni riapre le polemiche sulla riforma

Scuola - Nel mirino di opposizione e sindacati le indicazioni del ministro - Malumori anche nella maggioranza
ROMA - La circolare sulle iscrizioni scolastiche è un atto amministrativo dovuto e non anticipa nulla rispetto alle nuove norme ancora all'esame del Parlamento. Con questa puntualizzazione ufficiale il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, ha gettato acqua sul fuoco delle polemiche innescate dalla pubblicazione del documento ministeriale del 13 gennaio scorso (si veda "Il Sole-24 Ore" di ieri). Il fronte parlamentare. Ad alimentare lo scontro, nella giornata di ieri, ha contribuito soprattutto l'annuncio delle dimissioni della relatrice di maggioranza alla Camera sul decreto attuativo della riforma della scuola, Angela Napoli (An). Dopo un colloquio con il ministro Moratti, la relatrice ha ritirato le dimissioni, ma il gesto ha dato ulteriore vigore alle reazioni dell'opposizione. I Ds che hanno chiesto le dimissioni del ministro, mentre i sindacati hanno contestato i contenuti della circolare preannunciando la volontà di impugnare i chiarimenti del ministro davanti ai giudici. La circolare, infatti, è stata interpretata (anche da esponenti del centrodestra) come un'ingerenza nell'attività del Parlamento, ma nella nota del ministro, diffusa in serata, è stato chiarito che il documento "non introduce in alcun modo anticipazioni rispetto al nuovo quadro normativo all'esame degli organi competenti e in via di definizione. In questa ottica la circolare in questione fa riserva di ulteriori, dettagliate indicazioni e istruzioni non appena concluso l'iter del provvedimento legislativo relativo al primo ciclo". Le rassicurazioni non sono però parse sufficienti neppure ai Comitati e ai Coordinamenti per la difesa del tempo pieno, che resta uno dei nodi cruciali su cui si appuntano le critiche alla riforma: i Comitati hanno in programma per sabato una manifestazione nazionale a Roma. Il consenso dei Comuni. A difesa della circolare sono scesi in campo i sindaci, che hanno visto accolte molte delle proposte dell'Anci discusse in un recentissimo vertice al ministero. Il consenso dei primi cittadini è stato espresso dal sindaco diessino di Ancona, Fabio Sturani, coordinatore della commissione scuola dell'Anci: "A fronte del testo di riforma che avrebbe influito negativamente sulla scuola dell'infanzia - ha affermato Sturani - l'Anci ha contribuito ad apportare modifiche essenziali, raccolte nella circolare del Miur, che rispondono alle esigenze di autonomia dei Comuni. Ecco perché riteniamo che la circolare - malgrado la nostra non condivisione dell'impianto sostanziale della riforma del ministro Moratti - consenta alle scuole e alle famiglie di procedere nelle iscrizioni con maggiore chiarezza, applicando gradualmente la riforma come previsto dalla legge". In una nota a tutti i Comuni, l'Anci spiega nel dettaglio i motivi del giudizio positivo sulla circolare e detta anche istruzioni alle amministrazioni (si veda la scheda a lato). Ma vi sono anche altre questioni da risolvere. Riferendo i contenuti della circolare, l'Anci ricorda in primo luogo che "non uno dei bambini che sarà iscritto alla scuola dell'infanzia dovrà trovare una situazione diversa da quella che gli spetta, né i nuovi iscritti né i precedenti, quindi i Comuni dovranno verificare se esistano nel loro territorio le condizioni che consentano di procedere alle iscrizioni anticipate". L'Anci sollecita i sindaci e le scuole a "una particolare attenzione nel monitoraggio costante dell'andamento delle iscrizioni e un'immediata apertura dei tavoli di confronto ai quali dovranno partecipare (coadiuvate dai competenti Uffici scolastici provinciali) le Direzioni scolastiche regionali". A tal fine l'Anci ricorda che "per poter attivare tali sedi di confronto e di accordo, è necessario che i Comuni interessati si attivino immediatamente, senza attendere il 31 gennaio". I Comuni che ritengono "non realizzabili le condizioni tassative previste, potranno comunicare il mancato assenso all'avvio delle iscrizioni per gli alunni anticipatari". MARINO MASSARO