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Tecnica della Scuola: 11 dicembre: salta il corteo precari-studenti. Epifani: rinvio Rsu per impedire +10% Cgil

La Questura di Roma nega l’autorizzazione a sfilare. L’Onda minaccia di manifestare lo stesso. Intanto il leader della Cgil torna sullo slittamento delle elezioni: ci hanno impedito di crescere, visto che siamo percepiti come il sindacato più coerente

10/12/2009
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La Tecnica della Scuola

di A.G.
La Questura di Roma nega l’autorizzazione a sfilare. L’Onda minaccia di manifestare lo stesso. Intanto il leader della Cgil torna sullo slittamento delle elezioni: ci hanno impedito di crescere, visto che siamo percepiti come il sindacato più coerente. Replica della Funzione pubblica: è smemorato, la decisione è stata presa all`Aran con tutte le altre organizzazioni sindacali e anche nel 1999 andò così.
A due giorni dallo sciopero dell’11 dicembre, indetto dalla Flc-Cgil e dei Coordinamento precari scuola , il clima tra manifestanti ed istituzioni assume toni sempre più accesi. Nella stessa giornata si è assistito alla vibrante denuncia degli studenti, i quali si sono lamentati delle decisione della Questura di Roma di negare l’attraversamento della capitale del corteo che venerdì prossimo sarebbe dovuto essere composto dagli stessi studenti, universitari e delle scuole superiori, assieme al “Coordinamento precari scuola”: il motivo del diniego risiederebbe nell’applicazione delle nuove regole sui cortei capitolini controfirmate dal sindaco Gianni Alemanno (che impediscono l’attuazione di cortei contemporanei e che si incrociano).
Il coordinatore dell'Unione degli Universitari, Giorgio Paterna, ha definito la decisione dei responsabili della sicurezza capitolina "un atto grave che limita il diritto di dissenso e di protesta nella mobilitazione per esprimere la propria opposizione ai provvedimenti della Gelmini. Questa scelta antidemocratica non fa che alimentare un clima di tensione e toglie letteralmente la possibilità di una protesta libera”. Dello stesso parere il leader della Rete degli Studenti, Luca De Zolt: "quella della questura – ha detto - è una limitazione alla libertà di espressione". De Zolt ha quindi “bollato” la decisione "inspiegabile e inaccettabile. La manifestazione è stata prevista nel giorno dello sciopero dei settori della conoscenza indetto dalla Flc-Cgil e doveva incrociare proprio il corteo della Cgil per dare il senso di una mobilitazione ampia e generale di tutti i protagonisti del mondo della scuola e della società contro le politiche di questo governo". E solidarietà a
Solidarietà a studenti e precari è giunta dal segretario dalla stessa Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo: “la scelta di negare l’autorizzazione – ha dichiarato - è sbagliata perché tutte le manifestazioni pacifiche e democratiche devono essere non solo autorizzate ma difese. Ci auguriamo che una soluzione venga presto trovata in modo tale da dare la possibilità al movimento di raggiungere il Miur”. Difficile però che si trovi una soluzione a poche ore dall’evento. Più probabile, invece, che il corteo annullato si fonda con quello organizzato proprio dai lavoratori della conoscenza della Cgil. Una soluzione, quest’ultima, però rifiutata dagli studenti dell’Onda della Sapienza: "attraverseremo comunque le strade della città riprendendoci la libertà d'espressione e il diritto a manifestare". Una prospettiva, quella di manifestare anche senza autorizzazione, che potrebbe generare non pochi problemi di ordine pubblico.
E a rendere ancora più infuocato il momento ci ha pensato il segretario dello stesso sindacato, Guglielmo Epifani. Che è voluto tornare sulla decisione di rinviare le elezioni delle rappresentanze sindacali nella scuola. "Non si è voluto votare adesso le rappresentanze sindacali nelle scuole perchè la nostra organizzazione, secondo i sondaggi che facciamo anche noi, crescerebbe del 10% visto che viene percepita come il sindacato più coerente", ha detto Epifani, nel corso di un incontro a Milano. Sottolineando, poi, di non credere più di tanto all’impegno preso, anche nero su bianco nel dl 150/09, di far slittare gli stessi rinnovi al massimo di 365 giorni. "Quando si comincia con un anno – ha detto Epifani - non si sa poi quanto dura quell'anno, la realtà è che non si voleva votare ora".
Immediata e dai toni altrettanti duri la replica del ministero della Funzione Pubblica: "troviamo piuttosto strano – riporta una nota del dicastero di Palazzo Vidoni - che Epifani non ricordi che il 19 gennaio 1999, in una situazione del tutto analoga all`attuale (l`entrata in vigore di una riforma), la sua confederazione firmò un protocollo all`Aran (poi recepito addirittura con decreto legge) per la revoca delle elezioni Rsu già fissate per il 25 gennaio 1999 (appena sei giorni dopo quella firma) e che queste vennero poi indette due anni dopo, il 13 dicembre 2000".
Il comunicato della Funzione Pubblica punta il dito su Epifani: "poiché è così smemorato – continua la nota - ci tocca ricordargli che la decisione di rinviare di un anno le elezioni delle Rsu del comparto scuola è stata presa all`Aran con tutte le altre organizzazioni sindacali, esclusa la sua, e recepita nel decreto legislativo n. 150 del 2009. Non sarà che quando non la Cgil non è d`accordo su qualcosa si dimentica le regole democratiche della contrattazione?". A questo punto è probabile che la controreplica arrivi direttamente venerdì: da piazza del Popolo, dove terminerà l’unico corteo autorizzato a sfilare.