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Tirreno-Questa riforma fa tornare la scuola agli anni Sessanta"

INCONTRO "Questa riforma fa tornare la scuola agli anni Sessanta" Presenti anche Benesperi, Polverini e Dell'Omodarme PIOMBINO. "La Riforma Moratti, un colpo per la scuola pubblica, un affossa...

10/11/2002
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Il Tirreno

INCONTRO
"Questa riforma fa tornare la scuola agli anni Sessanta"
Presenti anche Benesperi, Polverini e Dell'Omodarme

PIOMBINO. "La Riforma Moratti, un colpo per la scuola pubblica, un affossamento della cultura, un imbarbarimento della società". Questo in sostanza è emerso dal dibattito organizzato ieri al liceo Carducci durante l'autogestione. Hanno partecipato all'incontro l'assessore regionale alla Formazione Paolo Benesperi, l'assessore alla Pubblica irruzione di Piombino Simonetta Polverini, il professor Ovidio Dell'Omodarme della Cgil scuola e il portavoce del Movimento studentesco piombinese Valerio Fabiani. L'aula riunioni del liceo era piena.
L'assessore Polverini ha ricordato: "Non è possibile parlare di qualità della scuola se non si mettono in campo risorse. E noi con i soldi che abbiamo è già tanto se riusciamo a mantenere quel che c'è, altro che creare nuovi servizi".
Dell'Omodarme ha spiegato "i guai che la riforma porterebbe, a cominciare dalle elementari dove l'introduzione del maestro unico non viene certo fatto per motivi pedagogici ma economici, tagliando migliaia di posti di lavoro, fino alle superiori, dove si cerca di abbassare il tasso di istruzione anziché alzarlo. Infatti, si costringerebbero i ragazzi di 13-14 anni a scegliere tra studio e lavoro".
E la Regioen che ruolo può avere in tutto questo? Benesperi ha ricordato "il testo unico della legge regionale in materia di istruzione, orientamento e lavoro, che però è stato impugnato dalla presidenza del consiglio". In pratica bocciato. L'assessore regionale, che pur crede nell'importanza della formazione lavoro, ha comunque sottolineato più volte ai ragazzi che "la formazione deve avvenire dopo la scuola e non sostituirsi alla scuola". Se c'è una base di cultura si può cambiare lavoro, fare altre formazioni, ma la base serve. "E la Riforna Moratti, nel suo far tornare la scuola a prima degli anni Sessanta, alla divisione tra chi si avviava al lavoro e chi studiava, spacca le classi sociali tra ricchi e poveri".