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Tuttoscuola news

Se Berlusconi venisse condannato. Quella che sembrava un'ipotesi fantasiosa potrebbe diventare un'imprevista realta': il premier se fosse condannato per corruzione dal tribunale di M...

03/02/2003
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Se Berlusconi venisse condannato.

Quella che sembrava un'ipotesi fantasiosa potrebbe diventare
un'imprevista realta': il premier se fosse condannato per corruzione
dal tribunale di Milano, potrebbe decidere di aprire una crisi di
governo e di proporre al presidente della Repubblica lo scioglimento
delle Camere.
Chi l'avrebbe pensato ancora pochi mesi fa? Per ora rimane
fantapolitica, ma proviamo a immaginare quali scenari politici e
istituzionali si aprirebbero.
Oltre ai pesanti contraccolpi politici, istituzionali ed economici, e
alla brusca interruzione delle tante riforme messe in cantiere, quella
del sistema scolastico, per esempio, che fine farebbe?
La legge di riforma con ogni probabilita' riuscirebbe ad essere
approvata dalla Camera in un periodo ancora tranquillo, ma ben altra
sorte, in caso di crisi politica e istituzionale di primavera,
avrebbero i decreti legislativi di attuazione.
Poiche' e' verosimile che quei decreti sarebbero pronti, nella migliore
delle ipotesi, non prima di giugno, c'e' da chiedersi se la loro
emanazione potrebbe precedere l'eventuale sentenza del tribunale di
Milano e il conseguente immediato rinvio dell'elettorato alle urne, o
piuttosto trovarsi proprio nel pieno della tempesta e della crisi
politica.
Certo non sarebbe un bel Paese quello in cui un governo e di
conseguenza i processi di riforma della scuola dovessero dipendere da
cio' che accade nei tribunali.