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Tuttoscuola news-La debolezza del canale professionale rilancia il modello Berlinguer

La debolezza del canale professionale rilancia il modello Berlinguer Tra le ragioni di una certa continuita' con la legge n. 30 di Berlinguer-De Mauro il ministro Moratti potrebbe di ...

03/02/2003
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Tuttoscuola

La debolezza del canale professionale rilancia il modello Berlinguer

Tra le ragioni di una certa continuita' con la legge n. 30 di
Berlinguer-De Mauro il ministro Moratti potrebbe di fatto indicare
anche il sistema dei licei. La mancata previsione (malgrado gli annunci
e le intenzioni dichiarate) di un canale professionale effettivamente
competitivo con quello liceale per consistenza, durata, rilevanza
sociale, titoli rilasciati, dovrebbe restituire un grande spazio al
sistema dei licei. Come nella legge n. 30, i licei avranno durata
quinquennale e un biennio iniziale a carattere ampiamente orientativo,
che facilitera' i passaggi orizzontali e verticali tra i diversi
percorsi.
La legge Moratti prevede inoltre che i licei economico, tecnologico e
artistico si articolino in indirizzi. E' quindi molto probabile che per
questa via quasi tutta l'attuale istruzione tecnica e buona parte di
quella professionale finisca per riversarsi nel sistema degli 8 licei,
e nei relativi indirizzi, che a questo punto finirebbero per
assomigliare notevolmente al modello proposto da Berlinguer (quattro
aree liceali con 12 indirizzi, 6 dei quali compresi nell'"area tecnica
e tecnologica" e 2 in quella artistica).
Il canale professionale, in questa prospettiva, si porrebbe in
sostanziale continuita' con l'attuale sistema della formazione
professionale regionale, e resterebbe sotto molti profili subordinato,
e probabilmente non competitivo ("di pari dignita'") con il canale
liceale. Ma questo accadeva, al di la' delle intenzioni, anche con il
modello proposto da Berlinguer.
La domanda e': una volta che si rimette mano dalle fondamenta al
sistema formativo, non rischia di essere questa un'occasione
irrimediabilmente persa? E si puo' realizzare un canale di formazione
professionale veramente competitivo senza una sinergica "fusione" con
le esperienze migliori dell'attuale istruzione tecnica e professionale?
Questo consentirebbe di superare anche l'attuale squilibrio qualitativo
e quantitativo dell'offerta di formazione professionale. Si tratta di
una questione cruciale, considerando che il processo di maturazione
delle scelte tra i 14 e i 18 anni e' in piena evoluzione. Il che impone
di rendere reale ed effettiva la possibilita' di riorientare la propria
scelta, sia all'interno degli indirizzi del sistema di istruzione sia
della formazione professionale.