Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità-Allarme insegnanti di sostegno

Unità-Allarme insegnanti di sostegno

Allarme insegnanti di sostegno La denuncia del consigliere all'handicap del Comune: "Dall'inizio della scuola 312 segnalazioni di ragazzi disabili rimasti senza aiuto" Francesca D'Amico ...

15/12/2004
Decrease text size Increase text size
l'Unità

Allarme insegnanti di sostegno

La denuncia del consigliere all'handicap del Comune: "Dall'inizio
della scuola 312 segnalazioni di ragazzi disabili rimasti senza aiuto"

Francesca D'Amico

È allarme per gli insegnanti di sostegno nelle scuole di Roma dimezzati dai tagli in Finanziaria. Ed è un problema grave per le famiglie, che hanno inondato di proteste il Comune di Roma. La denuncia del consigliere delegato per l'handicap, Ileana Argentin, parla di 312 segnalazioni di protesta, da parte dei familiari di ragazzi disabili. Genitori che denunciano la mancanza di assistenza per i loro figli.
"Uno degli effetti più drammatici questo dei tagli del governo - secondo l'Argentin, che sottolinea che - a fare le spese di questa situazione, sono soprattutto i ragazzi che hanno forme di disabilità mentale e cognitiva: incapaci di intendere e di volere". Questo è quanto emerge dalle denunce
Esistono infatti due figure professionali distinte nelle scuole italiane che seguono i ragazzi disabili, spiega il consigliere comunale delegato per l'handicap. Da un lato l'assistente educativo culturale di base, che si occupa della cura dei ragazzi disabili e che dipende dall'amministrazione comunale e provinciale. Ma l'unica figura professionale didattica, che segue i ragazzi disabili nello studio, è rappresentata dall'insegnante di sostegno. Figura questa, che deve essere garantita dalla direzione regionale didattica, cioè l'ex provveditorato. "A molti ragazzi disabili non è stato assegnato l'insegnante di sostegno come se non fossero alunni che vanno a scuola per imparare, ma semplicemente parcheggiati nella scuola", denuncia Argentin, che parla di presa di posizione culturale del Governo, che ha fatto mancare questo tipo di figura professionale. Tutto ciò a fronte di una legge sull'handicap, la legge quadro n. 104 del '96, che prevede per i ragazzi il sostegno necessario per ogni ogni ordine e tipo di disabilità. "Una normativa molto chiara, però difficile per noi da far applicare, perché è una legge che non prevede sanzioni, in caso di non applicazione - continua Argentin - in molte scuole sulla Boccea o sulla Laurentina, siamo intervenuti ottenendo più insegnanti, ma sembra sempre che ci regalano qualcosa, mentre si tratta di un nostro diritto". Il calo della qualità dei servizi in questo campo viene denunciato anche dalla Cgil scuola regionale: "Il taglio delle risorse al comuni e alle scuole hanno determinato un calo di qualità dei servizi, nella scuola e in particolare nel sostegno all'handicap", commenta Stefano De Caro, responsabile Cgil scuola regionale. Per questa carenza di insegnanti di sostegno "abbiamo avuto un aumento della richiesta di assistenza culturale in molti municipi - racconta Maria Coscia, assessore capitolino alle politiche scolastiche - indice questo di una difficoltà seria perché i disabili mentali hanno bisogno di un programma didattico personalizzato. Difficoltà che non è facile risolvere con l'equazione un insegnante ogni quattro bambini, come previsto dalla legge, perché i casi andrebbero visti uno per uno". "Esistono anche altri assistenti di sostegno per i disabili - ricorda Salvatore Nocera Federazione italiana per il superamento dell'handicap - come i collaboratori scolastici o coloro che lavorano nella scuola per le cooperative, fondamentali, per assicurare autonomia ai ragazzi". Figure che spesso sono state ridotte, negli ultimi anni. Una situazione che a Roma si è resa particolarmente grave quest'anno, per i ritardi nella compilazione delle graduatorie e quindi per l'assegnazione degli incarichi annuali, avvenuta solo a novembre, denunciano molti genitori. Per cui alla diminuzione degli insegnati di sostegno si è aggiunto anche un turn over di queste figure professionali. E molti ragazzi disabili hanno cambiato in tre mesi, tre o quattro insegnanti di sostegno.