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Unità-Avvisaglie d'autunno: i precari della scuola in piazza contro il governo

25.08.2003 Avvisaglie d'autunno: i precari della scuola in piazza contro il governo di Massimi Franchi Sempre più arrabbiati, i precari della scuola tornano a scendere in piazza martedì per de...

25/08/2003
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l'Unità

25.08.2003
Avvisaglie d'autunno: i precari della scuola in piazza contro il governo
di Massimi Franchi

Sempre più arrabbiati, i precari della scuola tornano a scendere in piazza martedì per denunciare, davanti a Montecitorio dalle 10,30 la loro drammatica situazione. Ma non tutti potranno essere presenti. In moltissimi infatti, dopo aver rinunciato anche alle vacanze estive per avere notizie del loro futuro da precari, sono in fila ai Centri servizi amministrativi (gli ex Provveditorati) 'elemosinando' una cattedra annuale.

Di presenze importanti e simboliche però ce ne saranno molte. Tanti quanti saranno gli studenti delle scuole di specializzazione in piazza a fianco dei precari. Il piano del governo era infatti quello di scatenare una vera e propria guerra fra poveri, con i giovani della Siss premiati con 30 punti in graduatoria per il solo fatto di aver frequentato la Scuola di specializzazione, e i precari, vistisi superare dopo anni (se non decenni) di precariato da giovani 'digiuni' da esperienze in cattedra, a cui il governo si era visto costretto a riconoscere 18 punti, prima che il Tar del Lazio bloccasse il provvedimento, giudicando illegittimo il decreto.

A riunire precari e studenti Siss è l'incredibile vicenda delle graduatorie con cui verranno assegnate le cattedre annuali, mentre per le immissioni in ruolo si attende sempre l'autorizzazione del ministero del Tesoro per l'emanazione del decreto. "In due anni - spiega Enrico Panini, segretario nazionale della Cgil Scuola - la Moratti è riuscita nella poco invidiabile impresa di cambiare i metodi per stilare le graduatorie ben sei volte in due anni".

Già a luglio, sotto un sole cocente, i precari tentarono di ottenere risposte dal Parlamento, visto che dal ministero guidato da Letizia Moratti arrivano solo false promesse. "Aspettiamo il fantomatico disegno di legge del governo - spiega Aureliana Scotti, coordinatrice dei comitati spontanei dei precari - ma dal governo non abbiamo avuto nessuna risposta. Rispetto a luglio saremo molti di più perché la protesta sta montando giorno dopo giorno. Avremo delegazioni da tutt'Italia, dal Veneto alla Calabria, senza dimenticare Sassari. Ma senz'altro la presenza più importante è quella dei ragazzi della Siss". Le richieste dei manifestanti chiedono l'equiparazione di tutte le abilitazioni, norme di transizione che ristabiliscano da subito l'equilibrio sconvolto e le immediate immissioni in ruolo rispetto a graduatorie riformulate in questo modo.

"Il problema più generale è quello dell'immissione in ruolo - continua Panini -. La Moratti non è riuscita a farne una sebbene ci siano decine di migliaia di posti vacanti più i pensionamenti. Il disegno esplicito del governo è quello di precarizzare chi lavora nella scuola. Oramai siamo arrivati al 20 per cento dei dipendenti e nei prossimi anni, a meno di un'inversione di tendenza che appare molto difficile, la percentuale aumenterà di molto. I governi di centro sinistra nel 2000 con il ministro De Mauro avevano previsto l'immissione in ruolo di almeno 100 mila persone. Già il primo settembre 2002 la Moratti ha rinunciato a 30 mila nomine, senza dare, come al solito, spiegazioni. Noi l'abbiamo denunciata al Tar del Lazio e a fine agosto dovrebbe arrivare la sentenza".

Per quanto riguarda il disegno di legge che dovrebbe 'riparare' la situazione dei diciotto punti dati ai precari e tolti dal Tar, Panini invita a non farsi illusioni. "Il Ddl è misterioso - spiega - nessuno nel governo si è voluto confrontare con noi. Le uniche parole sono arrivate dal ministro Giovanardi che ha parlato di un provvedimento che ridia ai precari quanto il Tar ha tolto loro. Temo però che l'intenzione sia di tenere inchiodati alla precarizzazione gli insegnanti. Il governo calpesta scientemente la dignità delle persone, costrette a pietire per diritti assodati. In più - attacca Panini - sulle scuole di tutt'Italia si sono abbattute almeno 50 mila nomine di supplenti, mentre allo stesso tempo ai presidi viene fatto il regalo di quasi trentamila nomine di non docenti.

Nonostante l'impegno di tutte le componenti della scuola, l'inizio dell'anno parte nelle condizioni peggiori, come nel 2002, se non peggio. Il tutto accade sebbene la Moratti non più tardi di qualche mese fa avesse dichiarato di voler "evitare il caos".

Intanto l'opposizione e i Democratici di sinistra in particolare hanno richiesto una convocazione straordinaria della commissione Cultura della Camera. Il capogruppo Ds Luciano Violante ha inviato una lettera al presidente della Commissione Ferdinando Adornato (FI), nella quale partendo dalla manifestazione di oggi, chiede un'audizione straordinaria del ministro Moratti "perché renda nota - si legge nella missiva - le linee di azione del governo dirette a garantire un ordinato avvio dell'anno scolastico". "La nostra preoccupazione è rivolta alle famiglie e ai ragazzi - spiega Violante - che rischiano di trovarsi davanti ad una sorta di blocco dell'inizio dell'anno scolastico, con una situazione simile a quella dei campionati di calcio. In più la protesta dei precari ci vede totalmente solidali con loro, vittime delle scelte sbagliate del governo".

Ieri è toccato ai precari siciliani far sentire la propria voce. A Messina seicento manifestanti sono stati ricevuti dal Prefetto Stefano Scamacca che si è impegnato a scrivere al ministro Moratti. Chissà che questa volta la 'ministra' non si decida finalmente a rispondere.