Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità-Finanziaria taglia il posto a 16mila lsu

Unità-Finanziaria taglia il posto a 16mila lsu

Finanziaria taglia il posto a 16mila lsu: "Passeremo il Natale barricati nelle scuole" di Davide Sfragano Sono 16mila in tutta Italia e rischiano di restare senza lavoro. Traditi dal governo Berl...

27/11/2002
Decrease text size Increase text size
l'Unità

Finanziaria taglia il posto a 16mila lsu: "Passeremo il Natale barricati nelle scuole"
di Davide Sfragano

Sono 16mila in tutta Italia e rischiano di restare senza lavoro. Traditi dal governo Berlusconi, sono i lavoratori di cooperative che prestano servizi di pulizia nelle scuole. L'80% viene dal Mezzogiorno. Hanno dapprima avuto la garanzia dall'esecutivo del loro posto di lavoro. Ma adesso il superministro dell'Economia Tremonti, ha tagliato dalla Finanziaria i soldi destinati a pagare i servizi da loro prestati. Oggi si sono mobilitati. Hanno effettuato due sit-in. Davanti al ministero dell'Economia di via XX Settembre e davanti al ministero dell'Istruzione di viale Trastevere, a Roma. E non hanno nessuna voglia di arrendersi: "A casa non ci torneremo - minacciano le lavoratrici - Per noi questo è l'ultimo treno, siamo prevalentemente donne in famiglie monoreddito. Siamo pronte a barricarci nelle scuole e a passarci il Natale, insieme ai nostri figli".

Protestano contro la Finanziaria di Tremonti. Sono ex lavoratori socialmente utili, guadagnano 550 euro al mese. L'esecutivo aveva promesso una stabilizzazione per sessanta mesi. Una volta perso il lavoro, non avranno neanche diritto alla mobilità. Quella di oggi è la prima iniziativa di protesta organizzata a livello regionale. Altre, minori, sono state già fatte. E se le cose non cambieranno, il 9 dicembre terranno una manifestazione nazionale, a Roma. Chiedono solo che siano nuovamente stanziati i soldi per la copertura del loro lavoro. L'Ulivo ha già presentato un emendamento alla Finanziaria a favore della loro causa, ma non è sufficiente. Purtroppo il loro futuro, dipende esclusivamente dalla volontà della maggioranza. E oggi sperano che la loro mobilitazione serva almeno ad avere un incontro con i rappresentanti dei ministeri competenti.

Massimo Stronati, presidente della Federlavoro/Confcooperative invita il governo ha ritornare sui suoi passi: "Speriamo che il governo cambi parere, considerando due questioni: il grande danno sociale che deriverebbe da questi licenziamenti e la necessità per le scuole del servizio di pulizia". "Siamo ex lsu '#8211; dice una lavoratrice - Da sette anni lavoriamo nelle scuole ricoprendo ogni mansione. L'anno scorso ci hanno stabilizzati, facendoci firmare perfino un contratto a tempo indeterminato. Ma ora ci hanno rispedito per strada".