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Unità: Il TAR dà torto alla Gelmini: Più assistenza per i disabili

In Sardegna il Tribunale accoglie il ricorso di 18 genitori Il ministro ha ridotto la presenza degli insegnanti di sostegno

23/11/2009
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l'Unità

Davide Madeddu
Bocciata dal Tar. La riforma Gelmini «taglia il numero degli insegnanti di sostegno» e i genitori, per garantire l’assistenza ai bimbi disabili si rivolgono al tribunale amministrativo. Come dire: il diritto allo studio per i disabili si fa valere in tribunale. Che accoglie le istanze. Lo sanno bene 18 genitori di altrettanti bimbi che i giorni scorsi hanno visto accolte le loro istanze dal Tar della Sardegna. Francesco, il nome è di fantasia, rischiava di non poter più andare a scuola perché l’insegnante di sostegno, anziché per 18 ore settimanali era stato concesso solo per 9 ore. Troppo poco per un bimbo che a scuola, e grazie alla presenza dell’insegnante poteva sentirsi a suo agio e seguire un percorso formativo assieme agli altri. Troppo per i genitori che, affidandosi all’avvocato Giuseppe Andreozzi di Cagliari, hanno deciso di presentare ricorso contro il ministero dell’Istruzione e contro la scuola.
ANNULLAMENTO Al Tar hanno chiesto l’annullamento del dispositivo. Istanza accolta dato che il tribunale ha disposto con l’ordinanza del 18 novembre la sospensione del provvedimento che assegnava solamente 9 ore. La storia di Francesco non è comunque l’unica. Solo il 18 novembre, infatti, il Tar della Sardegna ha accolto 18 istanze cui è seguita la sospensione del provvedimento, in attesa che il 14 aprile venga discusso il problema in camera di Consiglio. I casi sono pressoché simili: ricorsi di genitori che chiedono un maggiore numero di ore con l’insegnante di sostegno per i bimbi con difficoltà. «Quanto sta succedendo è l’effetto della Finanziaria che assegna, in maniera teorica 2 alunni per insegnante - dice Evelina Chiocca, presidente nazionale del Coordinamento degli insegnanti di sostegno - il tutto senza tenere in considerazione i casi e le particolarità. Diciamo che la media matematica la fa da padrona». Il tutto in un contesto che vede lievitare il numero di studenti disabili (oggi sono 178mila) mentre resta immutato quello degli insegnanti di sostegno (circa 90mila). «I dati di quest’anno parlano di un taglio di insegnanti di sostegno di fronte a una crescita del numero di studenti disabili - dice Giuseppe Argiolas, del Coordinamento nazionale Ciis questo significa che chi aveva prima diritto a 18 ore di sostegno dovrà accontentarsi di appena 9».
RICORSI Una situazione che spiana la strada ai ricorsi in tribunale con i genitori che chiedono l’assegnazione delle ore stabilite dai certificati medici. Qui però nasce anche un secondo problema. «Le ore di sostegno che vengono assegnate dal Tar - spiega Argiolas - penalizzano gli alunni i cui genitori non hanno la possibilità di pagarsi il ricorso al tar». Non è tutto. «Seguendo questa prospettiva - conclude Argiolas - c’è la possibilità concreta che possano sorgere sempre più classi differenziali con un numero elevato di disabili che faticheranno sempre più a integrarsi». L’alternativa è una sola: una pioggia di ricorsi davanti ai tribunali amministrativi regionali. v