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Unità: Scuola: 150mila assunzioni, obbligo a 16 anni

Fioroni: accesso solo per titoli, 250 milioni all’edilizia scolastica. Ok fondo paritarie

02/10/2006
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l'Unità

Scuola: 150mila assunzioni, obbligo a 16 anni

I «giorni neri», in cui si temevano solo tagli, sono alle spalle. E il ministro Giuseppe Fioroni, che può annunciare l’assunzione di 150 mila insegnanti precari, è il primo a tirare un sospiro: «Il governo ha fatto il massimo sforzo possibile. Questa è una Finanziaria che pensa alla scuola».

I PRECARI

Prima di tutto, ci sono le risorse per assumere in tre anni 150 mila insegnanti precari e 20 mila amministrativi tecnici ausiliari. L’obiettivo «storico» - spiega Fioroni - è «azzerare il precariato». E per questo, si prevede il blocco delle graduatorie permanenti dal 1 gennaio 2010. E a quel punto cambierà il sistema di reclutamento: «Finirà il mercato dei corsi, si accederà per titoli ed esame». Poi, ci sono i soldi per l’edilizia scolastica: 250 milioni di euro in tre anni (finanziamenti di pari importo dovranno essere attivati da Regioni ed enti locali) per mettere in sicurezza le scuole (tempo fino al 2009). Mentre i tagli temuti rientrano in gran parte. Laddove possibile, però, verrà ritoccato il numero di alunni per classe (da 20,6 a 21). E il numero degli insegnanti di sostegno verrà fissato in base al numero dei bambini disabili.

OBBLIGO A 16 ANNI

Tra le righe del testo licenziato dal consiglio dei ministri, si legge un vero e proprio tentativo di riforma. A cominciare dall’obbligo scolastico, che viene elevato a 16 anni e contemporaneamente vengono estese al biennio delle superiori le agevolazioni sull’acquisto dei libri di testo. «Senza attendere un progetto di legge, abbiamo cominciato in finanziaria a rilanciare la nostra idea di scuola inclusiva», spiega il viceministro Mariangela Bastico. Viene introdotto il noleggio dei libri per ridurre i costi delle famiglie e la possibilità per gli insegnanti di scaricare dalle tasse 1000 euro per l’acquisto di un computer, mentre per l’innovazione tecnologica vengono stanziati 30 milioni di euro. Ancora, la Formazione Tecnica Superiore entra a far parte dell’ordinamento nazionale, così come l’Educazione degli adulti. Inoltre, cancellato di fatto l’anticipo scolastico, si punta alla sperimentazione delle «classi primavera» per i bambini dai 2 ai 3 anni. Infine, la scelta di ripristinare l’autonomia scolastica: i fondi per il funzionamento amministrativo e la gestione dei servizi, che ammonteranno a 2 miliardi e 700 milioni di euro, verranno trasferiti direttamente dallo stato alle scuole.

PARITARIE: LA CGIL DICE «NO»

Per quanto riguarda invece i trasferimenti alle paritarie, il fondo - prosciugato nell’ultima finanziaria Berlusconi - viene quasi interamente ripristinato. Scelta che fa infuriare la Cgil: «Per la scuola statale - attacca il segretario della Cgil Scuola Enrico Panini -, che ha subito una riduzione costante, viene ripristinata solo una parte delle risorse: 100 milioni in più, rispetto ai 612 tagliati dalla Moratti in cinque anni. Mentre le scuole paritarie, che solo dal 2007 avrebbero registrato i tagli, si vedono subito reintegrate tutte le risorse». Anche sull’obbligo scolastico Panini è critico: «Sulla base di accordi regionali, potrà essere assolto anche in altre istituzioni che dovranno solo seguire i programmi dello Stato».