Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità-Telethon, blitz dei precari della ricerca. La Rai risponde con le querele

Unità-Telethon, blitz dei precari della ricerca. La Rai risponde con le querele

Telethon, blitz dei precari della ricerca. La Rai risponde con le querele di red La provocazione l'aveva già lanciata Dulbecco dai microfoni di Rai1: "Telethon è l'unica iniziativa valida in ...

19/12/2004
Decrease text size Increase text size
l'Unità

Telethon, blitz dei precari della ricerca. La Rai risponde con le querele
di red

La provocazione l'aveva già lanciata Dulbecco dai microfoni di Rai1: "Telethon è l'unica iniziativa valida in sostegno della ricerca, mentre il governo non fa nulla per salvaguardare la scienza e gli scienziati". L'altra sera un gruppo di ricercatori lo ha ripetuto riuscendo a irrompere negli studi Rai dove si svolgeva in diretta la raccolta di fondi per Telethon e a prendere il microfono: "Chiedono ai cittadini di fare beneficenza quando il governo Berlusconi taglia i finanziamenti e blocca le assunzioni". Sullo sfondo c'era lo striscione: "Ricerca e investimenti pubblici, meno elemosine". Un assalto a sorpresa, un blitz che non è piaciuto alla Rai e ai suoi dirigenti: Cattaneo ha fatto subito sapere che il responsabile della sicurezza è stato rimosso e in un comunicato ha bollato l'avvenimento come oltraggioso e incivile.

Precari da sempre. Li hanno definiti sedicenti ricercatori. Il giorno dopo, Sonia Gentili, la ragazza che ha strappato il microfono a Milly Carlucci replica sorridendo: "Noi siamo ricercatori a tutti gli effetti, lavoriamo nelle università e nei centri di ricerca. Certo siamo precari, da sempre, anche grazie a questo governo. L'esistenza di Telethon è la prova della latitanza dello Stato".
Il blitz lo hanno deciso, se è possibile, all'ultimo momento. "Di cosa parliamo? Di un governo che quest'anno manca gli impegni anche di fronte alla comunità internazionale e rifiuta di versare il suo contributo al fondo mondiale per la lotta all'Aids deciso a genova al vertice del G8 del 2001. I denari per sostenere la guerra preventiva, invece, sono sempre disponibili". Dicono di essere stati costretti a prendersi questo spazio perché un'altra occasione di dialogo con le istituzioni o l'opinione pubblica è loro negata. Spiegano che già oggi "55.000 precari tengono in piedi laboratori e università nel Paese".

Questione di Nobel. Il problema c'è ed è stato sollevato da tutti premi Nobel italiani. A cominciare da Dulbecco appunto: "L'importante - ha spiegato - sarebbe avere un buon sistema universitario, un sistema che riconosca davvero il merito dei giovani e cerchi di aiutarli perché possano fare di più. E poi avere delle buone strutture cioè degli istituti di ricerca di molti tipi non solo di uno. Perché gli scienziati di vario tipo si aiutino l'uno con l'altro. Ma devono essere stanziati fondi adeguati".
Al momento le buone intenzioni dei ricercatori, la denuncia di una politica demenziale nella ricerca lasciano il posto solo alla polemica. E alla durissima reazione della Rai. I vertici hanno preannunciato una denuncia "per violazione di proprietà privata e interruzione di pubblico servizio". Per il direttore della comunicazione e raccolta fondi di Telethon, Niccolò Contucci, un'azione come questa ha un "effetto di destabilizzazione e sfiducia", soprattutto "in un momento in cui si cerca di attirare l'attenzione del pubblico sulle difficoltà della ricerca. Aggravano proprio la situazione contro la quale questi ragazzi intendevano protestare. Senza contare il fatto - ha concluso - che la protesta è avvenuta proprio nel corso di un'iniziativa a favore della ricerca sulle malattie genetiche, sottofinanziata in tutto il mondo, ma nella quale l'Italia è fortemente impegnata".
Dalla direzione di Raiuno un comunicato: "Si deplora vivamente - si legge in una nota - l'incidente verificatosi durante la diretta di Telethon ad opera di alcuni provocatori. La violenza e la fulmineità dell'attacco - si precisa - hanno consigliato di mandare in onda comunque la lettura del comunicato in quanto non si poteva prevedere se si trattasse di persone disposte ad altro tipo di violenza".

Un nuovo record. Intanto la raccolta di fondi per la ricerca va meglio dell'anno precedente. Alle ore 16 di venerdì la Bnl aveva raccolto oltre 7,5 milioni di euro. "L'edizione 2004 - ha spiegato Luigi Abete, presidente della Bnl - sta avendo un grande successo sia per quanto riguarda la partecipazione sia per quanto riguarda le donazioni. A parità di ore BNL ha raccolto di più rispetto al 2003. Anche quest'anno credo che raggiungeremo i migliori livelli".