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Campania, continua la battaglia di Cgil, Cisl e Uil contro i tagli alla scuola

I pesanti tagli agli organici disposti in Campania per l'anno scolastico 2008/2009, mettono a rischio l'offerta formativa e il diritto allo studio.

06/08/2008
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Nei giorni scorsi avevamo espresso soddisfazione per l'impegno assunto dalla Regione Campania a stanziare specifiche risorse economiche per limitare la carenza degli organici nella scuola.

La battaglia di Cgil, Cisl e Uil, confederali e di categoria, a difesa di una scuola pubblica e di qualità prosegue.

Roma, 6 agosto 2008

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Al Sig. Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca
Al Presidente della Regione Campania
All'Assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro
della Regione Campania
Agli UU.SS.PP della Regione Campania
Alle OO.SS. Confederali CGIL-CISL-UIL
Alle OO.SS. Nazionali FLC CGIL-CISL SCUOLA-UIL SCUOLA
Alle OO.SS. provinciali FLC CGIL-CISL SCUOLA-UIL SCUOLA

Le OO.SS. di categoria e confederali di CGIL, CISL e UIL hanno esaminato la situazione della Scuola pubblica statale campana in relazione anche alle conseguenze dei tagli agli organici disposti per l'anno scolastico 2008/2009.

Le stesse rilevano innanzitutto la diffusa sofferenza di tutte le scuole della Campania, che ha determinato e determina una situazione drammatica, nella quale non è possibile assicurare né un'offerta formativa di qualità e nemmeno condizioni minime per la soddisfazione del diritto allo studio, che ogni giorno devono anche affrontare i problemi di un'edilizia scolastica carente con aspetti di grave compromissione della sicurezza.

Un'analisi attenta della situazione evidenzia:

  1. il tempo scuola è stato ridotto in modo generalizzato;

  2. i tagli ai posti di organico hanno determinato nella Scuola Primaria, dopo alcuni anni, addirittura una situazione di esubero dei docenti, con impossibilità di procedere a immissioni in ruolo, con buona pace dei precari, e di disporre assegnazioni provvisorie da fuori provincia, con gravi danni per i tanti docenti campani in servizio fuori regione;

  3. anche negli altri ordini di scuola le immissioni in ruolo sono state notevolmente ridotte e condizionate dai tagli;

  4. non sono stati assicurati Tempo pieno e Tempo prolungato, nonostante le richieste delle famiglie, in moltissimi casi addirittura non è stato confermato in prosecuzione il Tempo pieno, già autorizzato negli anni precedenti;

  5. numerosissime risultano essere ancora le classi formate in violazione delle norme sulla sicurezza;

  6. molte le classi formate in violazione della norma sul numero massimo di alunni per classe in presenza di diversamente abili che, in non pochi casi, sono anche più di due nella stessa classe, nonostante le condizioni di gravità;

  7. i tagli comportano una decurtazione estremamente sensibile delle possibilità di lavoro dei precari nel prossimo anno scolastico, con problemi enormi soprattutto per le famiglie monoreddito;

  8. gravissima la situazione del personale Ata con un numero di collaboratori scolastici, ampiamente e costantemente decurtato negli anni, che non riesce ad assicurare la vigilanza, con tagli anche ai posti di A.T. e A.A., che aumentano la difficoltà operativa delle scuole.

In una tale situazione di contesto va sottolineato anche l'enorme taglio di posti di lingua nella Scuola Primaria, con difficoltà delle scuole in molti casi insormontabili.

Per quanto attiene la Scuoladell'Infanzia pesanti sono i riflessi sulle famiglie dei lavoratori, che, a fronte di lunghe liste di attesa, e di 445 posti del contingente ministeriale non utilizzati dalla Direzione scolastica regionale nemmeno per aggiustamenti di organico in altri ordini di scuola, saranno costrette a rivolgersi alla Scuola privata con una notevole lievitazione dei costi.

Le OO.SS. confederali e di categoria stigmatizzano le politiche governative che tanti danni hanno prodotto alla Scuola campana, i quali si sommano a quelli prodotti dall'Amministrazione scolastica regionale, da anni miope, specialmente nel campo della gestione del Tempo Pieno e del Tempo Prolungato.

Basti al riguardo pensare che a fronte di Regioni del centro nord che vantano percentuali di Tempo pieno e prolungato dal 75% fino al 90%, in Campania, nonostante le gravi situazioni di disagio, tale percentuale si attesta sul 5%.

Tanto prova da una parte la giustezza della lotta già iniziata a livello di predisposizione degli Organici di diritto, dall'altra la veridicità delleargomentazioni sindacali.

Nell'attuale situazione, le OO.SS. confederali e di categoria non possono che decidere un inasprimento della vertenza Scuola già in atto, che dovrà prevedere durissime iniziative di lotta, a partire dal prossimo mese di settembre, nonché l'utilizzo del ricorso a tutte le Istituzioni deputate, per assicurare il ripristino del rispetto della norma e della legalità nella Scuola campana.

Questa azione sindacale di lotta è indispensabile anche per sostenere l'esigenza di un controllo rigoroso delle graduatorie, dei titoli di studio e di specializzazione, delle certificazioni presentate, delle immissioni in ruoloe delle abilitazioni dal 2000 ad oggi, al fine di assicurare la certezza del diritto e della giusta attribuzione del punteggio ai tanti precari oggi sfiduciati; tanto indipendentemente dalle azioni già poste in essere dalla Magistratura.

I colleghi, il personale tutto della scuola, i Dirigenti scolastici e la RSU devono sentirsi mobilitati fin dall'inizio del prossimo anno scolastico, fin dal primo Collegio dei docenti, a denunciare le carenze complessive di ciascuna scuola, nella certezza che le OO.SS. confederali e di categoria CGIL, CISL e UIL continueranno ed intendono continuare la lotta per una Scuola campana efficiente, esempio e testimonianza di legalità, cercando di coinvolgere in questa battaglia Istituzioni, famiglie, associazioni per la tutela degli alunni diversamente abili, studenti, e predisponendo un piano di iniziative forti fin dal prossimo settembre.

Anche le politiche scolastiche regionali devono essere, oggi, volte soprattutto a migliorare la situazione di reale sofferenza della Scuola campana, piuttosto che continuare a privilegiare quei progetti, sia pure importanti, fin qui realizzati.

In questo senso le OO.SS. hanno accolto con soddisfazione l'iniziativa della Regione di stanziare per la Scuola campana 20 milioni di Euro in due anni, attraverso un'intesa con il Ministro Fioroni che prevede un analogo intervento statale, ad oggi completamente disatteso.

Le OO.SS. FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola sono state protagoniste della scelta di destinare queste risorse per assicurare circa quattrocento posti in più agli organici delle scuole campane per il tempo scuola, in questo trovando ampia disponibilità da parte dell'Assessore regionale.

L'intervento della Regione è stato, quindi, sostitutorio di un dovere dello Stato ampiamente disatteso.

Napoli, 5 agosto 2008

Segreterie Regionali CAMPANIA
CGIL - FLC CGIL / CISL - CISL SCUOLA / UIL - UIL SCUOLA

Tag: organici, tagli