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Sciopero del 17 novembre: le manifestazioni in Emilia Romagna

Comunicato stampa della FLC CGIL Emilia Romagna.

15/11/2023
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È sciopero generale di tutti i settori della conoscenza. Adesso basta! Nelle piazze di tutto il paese per cambiare la legge di bilancio, per investire nella conoscenza, per una nuova politica sociale, contrattuale ed economica, per difendere la Costituzione e il diritto di sciopero.

Venerdì 17 novembre 2023 è sciopero generale per l’intera giornata di tutto il personale di scuola, università, ricerca, AFAM, formazione professionale e scuola non statale.

Insieme a Cgil e Uil e insieme alle studentesse e agli studenti che in quella stessa giornata si mobiliteranno, le lavoratrici e i lavoratori dei settori della conoscenza saranno nelle piazze anche della nostra Regione per manifestare tutta la loro contrarietà ai contenuti della legge di Stabilità e, in generale, alle politiche di questo Governo che, anziché affrontare i problemi reali del Paese, vara provvedimenti che acuiscono esclusione, povertà e disuguaglianze.

Se non si investe sulla “conoscenza” si dimostra di non avere una visione sul futuro, se si taglia sulla “conoscenza” non si dà una prospettiva al Paese. Ma lo sciopero del 17 novembre si arricchisce di ulteriori motivazioni, prima fra tutte la difesa del diritto allo sciopero fortemente pregiudicata da un atto politico e violento del governo che violando la Costituzione precetta i lavoratori che intendono aderirvi.

In piena “emergenza educativa”, come attestato da tanti dolorosi fatti di cronaca, con le nuove regole sul dimensionamento il Governo vorrebbe cancellare, anche nella nostra Regione, un numero significativo di Istituzioni Scolastiche, non dà una risposta alla necessità di investire e stabilizzare i posti in organico, tollerando che anche in questo anno scolastico siano 200.000 a livello nazionale (di cui circa 13.000 quelli in Emilia Romagna) i precari in servizio. 

Interviene con l’istituzione della “filiera formativa Tecnico Professionale” e del “Liceo del Made in Italy”, verso la privatizzazione del sistema scolastico pubblico, subordinando il sistema dell’istruzione al sistema delle imprese del territorio.

In piena “emergenza salariale” con un’inflazione che sfiora il 18% nel triennio 2022-2024, il Governo nella legge di bilancio copre appena il 5,8% della perdita del potere d’acquisto dei salari già di per sé miseri e decisamente al di sotto della media europea. Non stanzia le risorse necessarie per il rinnovo dei contratti pubblici e della conoscenza già scaduti, inasprisce per tutti i lavoratori e le lavoratrici i requisiti di accesso alla pensione e, inoltre, con la rideterminazione delle aliquote, alcune categorie di lavoratori subiranno una decurtazione fino al 20% della quota di pensione retributiva maturata dal 1981 al 1995. Sul fisco nessun intervento vero, nessuna lotta all’evasione fiscale ma solo condoni e flat tax.

In piena “emergenza sociale” determinata dalla crescente disuguaglianza e dal divario fra nord e sud nel Paese, Il Governo sta portando avanti il disegno della cosiddetta “autonomia differenziata”. Ogni Regione potrà scegliere tutte o alcune delle 23 materie previste dall’articolo 117 della Costituzione secondo patti diretti con l’esecutivo. Tra queste materie sono presenti anche l’istruzione e la ricerca scientifica e tecnologica. Questa riforma, se attuata, sancisce la divisione del Paese, aumenta i divari sociali e territoriali, demolisce l’impianto costituzionale ed è il preludio alla privatizzazione della scuola pubblica così come, purtroppo, è già per la Formazione Professionale e anche nella sanità. Meno risorse e personale al sistema pubblico, spazio al sistema degli accreditamenti privati e garanzie ridotte al diritto allo studio e alla salute.

Lo sciopero del 17 novembre prossimo, è una dichiarazione contro un insieme di iniziative e proposte ingiuste e sbagliate ed è l’occasione per rilanciare un’idea alternativa di Paese capace di garantire davvero un futuro democratico ai giovani, ai lavoratori, alle lavoratrici.

Bologna, 15 novembre 2023

Manifestazioni

Bologna e Imola, ore 9.30 P.zza del Nettuno
Ferrara, ore 10 C.so Ercole I D’Este
Forlì Cesena, ore 10.30 P.zza Ordela
ffi
Modena, ore 9 P.zza 1° Maggio
Parma, ore 10 P.zza Garibaldi
Piacenza, ore 9.30 P.zza Cavalli
Ravenna, ore 10 P.zza XX Settembre
Reggio Emilia, ore 9 V.le Montegrappa
Rimini, ore 10 P.zza Tre Martiri