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Lazio, la protesta della FLC contro i tagli agli organici del personale docente e ATA

Comunicato stampa FLC Cgil di Roma e del Lazio.

10/03/2009
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>> Non lasciare che anche i tuoi diritti vadano in crisi <<

Comunicato stampa FLC Cgil di Roma e del Lazio
I numeri ancora una volta danno ragione alla FLC Cgil

Il 9 marzo, sotto la sede dell’U.S.R. per il Lazio, la FLC Cgil di Roma e del Lazio ha protestato contro gli imminenti tagli agli organici del personale docente e ATA.

Hanno partecipato circa 200 persone ed una delegazione composta dalla FLC Cgil di Roma e del Lazio, dal Coordinamento genitori ed insegnanti “Non rubateci il futuro” e dal Movimento insegnanti precari è stata ricevuta dal Direttore generale dell’U.S.R. che ha fornito i dati quasi definitivi delle iscrizioni alla scuola primaria nel Lazio, che coincidono con la rilevazione effettuata dalla FLC Cgil di Roma e del Lazio.

Iscrizioni al modello a 24h: 1% delle domande
Iscrizioni al modello a 27h: 3% delle domande
Iscrizioni al modello a 30h: 40% delle domande
Iscrizioni al tempo pieno: 49% delle domande

Le famiglie hanno sconfessato la “riforma” del Ministro Gelmini scegliendo per i propri figli un modello didattico ed educativo che coniuga tempo scuola e una precisa offerta formativa.

Ma nonostante le richieste delle famiglie, l’Amministrazione applicherà comunque i regolamenti emanati dal MIUR, là dove l’organizzazione didattica non è più un riferimento per il tempo scuola, e le ore di compresenza, anche quelle sul tempo pieno, vengono utilizzate per coprire i tagli.

La FLC Cgil di Roma e del Lazio, nel ribadire il NO alle politiche dei tagli che daranno un colpo mortale alla scuola pubblica , conferma il proprio impegno affinché alle famiglie sia data una risposta certa alle loro richieste, non solo per la scuola primaria ma anche per tutti gli altri ordini e gradi di scuola.

Con una seria politica degli organici si dà anche una risposta ai tanti lavoratori precari, docenti e ATA, che altrimenti, pagheranno un prezzo molto alto.

Rimangono più che mai valide le ragioni che hanno portato la FLC Cgil alla proclamazione dello sciopero del 18 marzo.

Roma 10 marzo 2009