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Università di Bari: "ricercatori fantasma" hanno occupato la sede del rettorato

Le ragioni della protesta di 31 ricercatori vincitori di concorso dal 2009 e ancora in attesa di essere stabilizzati.

17/07/2012
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La protesta dei "ricercatori fantasma" dell'Università di Bari cresce.
Siamo partiti con un volantinaggio davanti all'ateneo, poi il presidio in ateneo e l'audizione in CDA  del 17 giugno.
Il 16 luglio i ricercatori fantasma hanno occupato la sede del rettorato per due ore, incontrando il Prorettore ed il Rettore per chiedere rassicurazioni sul futuro.

Le ragioni di questa protesta che sosteniamo dall'inizio come FLC CGIL sono le seguenti.
Si tratta di 31 ricercatori che hanno vinto ognuno un regolare concorso bandito nel 2009, ma "sfortunatamente" le procedure si sono concluse nel 2010. A quel punto però per l'ateneo barese era scattato il blocco delle assunzioni. Per questo motivo da due anni e mezzo sono in attesa di poter prendere servizio

L'ultima beffa in questi giorni. Dopo il Decreto del Ministro Profumo che modifica le regole per il reclutamento, sembra si apra uno spiraglio, forse si può tornare ad assumere. L'ateneo invia regolarmente i dati richiesti (punti proper, spesa fissa, etc etc) al ministero, ma quest'ultimo non da il via libera all'università e la situazione torna in stallo. La spiegazione è che alcuni atenei non hanno rispettato le scadenze e non hanno ancora comunicato i dati.

In pratica, questi ricercatori: prima pagano il prezzo della non virtuosità dell'ateneo, poi pagano il prezzo dei ritardi degli altri atenei. Ci chiediamo: pagano sempre loro?

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