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Assemblea provinciale dei Dirigenti Scolastici

Un incontro necessario per esaminare la drammatica situazione della scuola messinese

11/05/2011
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Si è svolta oggi a Messina presso l'Aula Magna dell'ITI "Verona Trento", un'Assemblea Sindacale dei Dirigenti Scolastici indetta da: FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola. All'assemblea ha partecipato il Coordinatore nazionale dei Dirigenti Scolastici della FLC CGIL Gianni Carlini.

L’assemblea ha discusso il seguente ordine del giorno:

  1. Riforma Gelmini e conseguente situazione Organici nella provincia di Messina
  2. D.L. 150/2009 e Contrattazione integrativa
  3. Valutazione - Merito - Premialità : ruolo del Dirigente scolastico
  4. CCNL Area V.

La convocazione dei Dirigenti Scolastici da parte delle Segreterie provinciali delle OO.SS. del comparto Scuola, segue l’avvio dello stato di agitazione della scuola messinese proclamato sabato 16 aprile 2011 unitamente a SNALS e Gilda. Avendo ricevuto da parte dell'Ufficio Scolastico Provinciale l’informativa in merito agli organici del personale docente di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado, esaminata la drammatica situazione della Scuola messinese per l'anno scolastico 2011/12,  si è reso necessario incontrare i Dirigenti Scolastici per verificare le condizioni della scuola messinese sia per la difficoltà nell'erogazione del servizio che per l’abbassamento dei livelli di sicurezza per gli alunni.

Di seguito è disponibile il documento scaturito dalla discussione assembleare.
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L’Assemblea dei Dirigenti Scolastici della Provincia di Messina riunita l’11 maggio 2011 presso l’I.T.I. "Verona - Trento" di Messina

Denuncia

  1. che  NON PUO’ DARSI  UNA SCUOLA DI QUALITA’CON IL TAGLIO PROGRESSIVO DI RISORSE REITERATO DALL’ULTIMO DOCUMENTO DI POLITICA ECONOMICA DEL MINISTRO TREMONTI, ovvero che l’ottimizzazione delle risorse non può essere “ottimizzazione del nulla”
  2.  che LA CRISI STRUTTURALE E CONGIUNTURALE NON PUO’ ESSERE SOPPORTATA IN MODO QUASI ESCLUSIVO DALL’ISTRUZIONE E DALLA RICERCA: SETTORI CARDINE DEL RILANCIO ECONOMICO COME GLI ALTRI PAESI EUROPEI STANNO INSEGNANDO
  3.  che  ESEMPI DELLA POLITICA SCOLASTICA E DELLE SUE RICADUTE SONO:
  •  la razionalizzazione a tappe forzate della  rete scolastica
  • la  contrazione oraria introdotta dalla riforma tanto nella scuola primaria che nella secondaria: maestri unici, riduzioni delle ore degli insegnamenti di settore, accorpamenti disciplinari volti al contenimento della spesa più che alla tenuta della formazione,  innalzamento del rapporto numerico docente/alunni che le stime ministeriali  attestano sempre ben al di sotto della realtà dei fatti delle scuole , la riduzione progressiva degli insegnanti di sostegno …. . 
  •  gli scarsi investimenti nella sicurezza (al di là dei proclami ministeriali). L’edilizia scolastica è in forte sofferenza, peraltro l’innalzamento dei tetti alunni per classe determina forti rischi per la loro sicurezza: spesso le aule sono sovraffollate e sovradimensionate
  •  le difficoltà gestionali ed organizzative conseguenti alla forte riduzione degli organici dei docenti e del personale ATA che, certamente, non garantiscono la qualità del servizio
  •  la scarsa consistenza del modello educativo: a fronte dei paesi europei l’Italia continua a non avere un biennio unico e, soprattutto, l’obbligo scolastico, neanche sul primo biennio dell’istruzione superiore.

L’Assemblea invita pertanto

il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca a farsi urgentemente carico della complessità delle problematiche sopra evidenziate, dando risposte adeguate alla gravità ed alle dimensioni dei problemi, determinando organici adeguati alle esigenze reali delle istituzioni scolastiche con un immediato superamento dei vincoli imposti agli organici provinciali, invece di assumere atteggiamenti di colpevolizzazione dei dirigenti scolastici, costretti a segnalare la gravità di una situazione, nella quale, peraltro, nonostante tutto, sono responsabilmente impegnati a trovare soluzioni che garantiscano il più possibile il mantenimento della funzionalità dei servizi e dell'efficacia complessiva dell'attività didattica.

Il presente documento è stato approvato all’unanimità dai dirigenti di istituzioni scolastiche della provincia di Messina presenti all’assemblea.