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Presidio, sit-in e rallentamento del traffico a Messina: il personale ATA non ci sta!

Il 25% dei tagli al personale ATA concentrato nella provincia di Messina. La FLC CGIL sollecita l'intervento degli Enti Locali.

19/07/2011
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Lunedì 18 luglio, un gruppo di lavoratori della scuola ha dato vita in maniera spontanea ad una manifestazione di rabbia e di protesta, rallentando, tra le ore 10 e le ore 12, la circolazione stradale e tranviaria della trafficata Via Bonino, di fronte alla sede dell'USP di Messina.

L'a.s. 2011/2012 si aprirà, nella provincia più estesa e complessa della Sicilia, con 394 unità in meno di personale ATA, cioè: -296 collaboratori scolastici, -87 assistenti amministrativi, -11 assistenti tecnici.

Il Dott. Leone, dirigente reggente dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia ha imposto ai sindacati l'uso della ripartizione informatica elaborata dal sistema operativo del Miur, che, tarato in maniera diversa dagli anni precedenti, non rileva correttamente i dati inseriti dagli istituti con molte sedi staccate (piccole isole e sedi montane), mentre i sindacati avevano proposto l'adattamento delle riduzioni dettate dalla L. 133/09, la Tremonti-Gelmini, in proporzioni adeguate agli organici degli anni scolastici precedenti. Il funzionario, invece, ha ritenuto di adattare gli uomini e le situazioni al dettato dell'informatica, pertanto il dato finale prevede: 394 unità in meno a Messina su i 1584 tagli siciliani, il 25% dell'intera isola!

 

Provincia

Coll. scol.

Ass. amm.

Ass. tecn.

Totale

MESSINA

-296

-87

-11

-394

SICILIA

-1.173

-322

-89

-1.584

 

Incomprensibile la rigidità dell'USR, che, dopo la nota inoltrata tempestivamente dalla prefettura di Messina a seguito dell'incontro del 30 giugno 2011 tra le OO.SS. ed il Prefetto Alecci, che puntualizzava l'iniqua ricaduta su un territorio complesso dal punto di vista geografico e gravemente svantaggiato dal punto di vista sociale ed economico, ma anche nonostante le pressioni unanimi di tutte le delegazioni sindacali regionali, non ha ritenuto di dover esercitare il legittimo adattamento alle evidenti incongruenze del sistema.

Alcuni esempi: l'Istituto comprensivo di Tusa che si estende su 4 diversi comuni che deve gestire tra scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado ben 16 plessi nelle località di Tusa, Castel di Tusa, Pettineo, Torremuzza, Motta d'Affermo e Castel di Lucio, che tra loro distano anche 40 km, ha avuto assegnati 13 collaboratori scolastici; l'Istituto comprensivo di S. Pier Niceto, con 15 plessi ha avuto solo 10 collaboratori; l'I. C. di Salina con 9 collaboratori deve gestire 18 plessi distribuiti tra Malfa, S. Marina, Leni, Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli: potremo accorpare le isole?!!

Eppure si deve garantire il tempo scuola, con un impegno orario per i collaboratori scolastici di 10 ore di servizio, ma l'impeccabile macchina informatica ministeriale assegna per così tanti plessi così pochi collaboratori e mortifica il lavoro degli uffici annullando il numero di assistenti amministrativi. Ci chiediamo: chi aprirà la scuola ogni mattina nei plessi residui? Come può sostenere il servizio della mattina e del pomeriggio un solo collaboratore che ha un turno di sole 6 ore? Come è pensato questo sistema?

Considerato il disagio manifestato dal territorio di Messina, che ha registrato le maggiori sofferenze di organico, unitariamente le organizzazioni sindacali chiedono all'Amministrazione di intervenire con immediatezza per dare risposte adeguate alle necessità emerse;

Graziamaria Pistorino (FLC CGIL), a fianco dei precari che interrompevano la circolazione in Via Bonino, rileva la responsabilità delle scelte effettuate dall'Ufficio Scolastico Regionale, e dichiara: "La ripartizione regionale dei posti deve ispirarsi e rispettare un criterio di realtà, la realtà dei piccoli plessi di montagna e delle piccole isole e non la logica inspiegabile di un sistema di calcolo elaborato in astratto su condizioni virtuali!", e sollecita l'intervento degli Enti Locali, il Presidente della Provincia, tutti i Sindaci e delle deputazioni regionali e nazionali, affinché attraverso una specifica richiesta al Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca sia fermato questo incomprensibile licenziamento di massa ed assegnati i posti necessari al funzionamento delle scuole messinesi.

Tag: organici, tagli