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Scuola primaria a Messina: aumentano le classi pollaio in barba alla sicurezza

Cronaca di un disastro annunciato: tagli superiori alle previsioni. Inascoltate le denunce della FLC e della CGIL agli Enti Locali.

11/04/2011
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A cura della FLC CGIL Messina

Il 9 aprile 2011 presso l'Ufficio Scolastico Provinciale di Messina, i funzionari dell'amministrazione hanno fornito i dati relativi ai tagli degli organici della scuola primaria.

Con un taglio superiore a quanto annunciato all'USR in sede di informativa regionale il 4 aprile di 132 unità, per rispettare il tetto provinciale previsto dalla legge Gelmini, si è proceduto ad una decurtazione di 146 posti di insegnanti elementari.

L'allarme lanciato all'opinione pubblica solo pochi giorni fa dalla FLC e dalla CGIL di Messina sulla sicurezza nelle classi pollaio, configura una situazione relativa alla sicurezza ed alla capienza delle aule ancora più grave di quel che avevamo previsto:

  • ben 41 istituzioni di pluriclassi mostrano una evidente volontà di mettere insieme alunni di classi diverse per risparmiare sul personale a discapito della buona formazione che fino a questo momento aveva portato la scuola elementare italiana ai primi posti in Europa per qualità;
  • piccole realtà con identità proprie vengono annullate per portare gli alunni in scuole diverse dalla loro che da quest'anno “sparisce”: gli alunni di Scifì d'ora in avanti dovranno andare ogni mattina a Forza d'Agrò, gli alunni di Pace andranno alla “Petrarca”, gli alunni di Sant'Agata (30 di cui uno diversamente abile!) andranno all'“Evemero da Messina”;
  • si formano classi di 25 e 26 alunni di cui 4 in situazione di handicap, condizione non consentita dalle norme antincendio, ma neanche dalla circolare ministeriale sugli organici;
  • per 66 classi (prime, seconde, terze, quarte e quinte) è stata rigettata l'attivazione del tempo pieno richiesto dalle famiglie, di queste classi ben 25 sono future classi seconde che nel corrente hanno funzionato come prime a tempo pieno: una esperienza formativa troncata sul nascere!

Considerate le catastrofiche comunicazioni ricevute, i sindacati della scuola si stanno attivando per richiedere con urgenza l'ampliamento dell'organico provinciale al fine di garantire il minimo del servizio scolastico, consapevoli delle limitazioni prodotte dalla legge 133 della Gelmini, che si conferma una legge insostenibile nella realtà, ma solo immaginata dalle calcolatrici di Tremonti.

Intanto, la FLC e la CGIL di Messina ribadiscono l'improrogabilità dell'apertura di un tavolo provinciale per la verifica delle condizioni di sicurezza degli alunni e dei lavoratori rispetto alla capienza delle aule scolastiche.

Il territorio di Messina vive, anche rispetto ai tagli nella scuola, una condizione di ulteriore danno provocata dalla grave mancanza di fondi e di attenzione che gli Enti Locali riservano alle politiche sociali. Come più volte abbiamo indicato nei nostri report, la percentuale di spesa dei comuni per istruzione è in media nazionale pari al 10%, in Sicilia pari al 7,3% mentre per Messina raggiungiamo solo il 4,7%. Riteniamo che oggi, rispetto alle nuove riduzioni di personale nelle scuole, gli amministratori di questo territorio si debbano seriamente interrogare sulle proprie responsabilità.

Non è pensabile che di fronte alle puntuali denunce che, come CGIL abbiamo più volte argomentato agli interlocutori istituzionali della nostra provincia, nessuno abbia sentito l'esigenza di verificare se quanto affermiamo sia effettivamente verificabile dalle planimetrie delle aule confrontate con il numero degli alunni per classe! La richiesta formale di incontro è stata inoltrata il 15 marzo scorso a Prefetto, Sindaco, Presidente della provincia, Comandante dei VVF, Protezione Civile: tutto tace! Noi crediamo che gli alunni della scuola primaria messinese debbano essere trattati come bambini meritevoli di vivere in luoghi sicuri e non come topolini!

Tag: organici, tagli