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Tagli alla scuola. Messina: enti locali e sindacati chiedono l'intervento della Regione

Gli Enti Locali di Messina, uniti alle deputazioni regionali, assumono il documento stilato dalle Organizzazioni sindacali e chiedono l'intervento della Regione perché il Ministro Gelmini garantisca il diritto allo studio agli studenti siciliani.

13/09/2010
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Oggi 13 settembre, dopo l'imponente manifestazione organizzata ieri sullo Stretto, si è tenuta presso il Salone delle Bandiere del Comune di Messina, un' assemblea aperta che ha chiamato a raccolta tutti gli assessori all'Istruzione della provincia e le deputazioni regionali, per discutere il documento che la FLC CGIL, insieme a CISL, UIL e Gilda-Unams aveva già proposto al Prefetto.

La partecipazione del Sindaco di Messina Buzzanca, anche nella veste di deputato all'Assemblea Regionale Siciliana, e di altri tre deputati: Panarello e Rinaldi (PD) e Ardizzone (UDC) ha raccolto anche la formale adesione del Presidente della Provincia, nella persona dell'Assessore all'Istruzione Di Bartolo.

Il documento dei sindacati sottolinea che la scuola statale, come parte del sistema di welfare pubblico, rappresentava, nelle proporzioni garantite dai regolamenti pre-riforma, per le città meridionali, una delle assi portanti di un'offerta complessiva di stato sociale che soffre di una carenza strutturale di tutele locali. In altre parole, la presenza della scuola statale di qualità è essenziale laddove non sussistono adeguati livelli di welfare: l'unica garanzia di formazione e di accesso alle pari opportunità declinate dalla Costituzione della Repubblica.

L'assemblea ha impegnato gli onorevoli presenti a sottoporre alla Commissione cultura del Parlamento siciliano, durante le audizioni previste per domani 14 settembre, l'esigenza per la provincia di Messina di uno specifico intervento normativo che garantisca il diritto allo studio per gli studenti in una provincia che, come articolato nel documento, non può sopportare i tagli della Legge 133/08. Nel documento viene fatto rilevare che "fare parti uguali tra disuguali" aumenta le differenze e non produce nei fatti le pari opportunità di cui parla la nostra Costituzione.

Pertanto, non si chiede di dare ad alcuni i posti di lavoro di altri, ma di tenere presenti le condizioni di contesto socioeconomiche del territorio su cui ricadono i tagli e, pertanto, in una fase congiunturale estremamente difficile come quella che la crisi internazionale ha prodotto anche nel nostro territorio

Si chiede, invece, di derogare, con specifico provvedimento, ai tagli prodotti dalla Legge 133/08 e di mantenere i livelli occupazionale relativi all'a.s. 2008/2009
e di intervenire immediatamente, garantendo per l'anno scolastico 2010/2011:

  • l'istituzione di nuovi posti nella scuola primaria e per il personale ATA per rispondere alle richieste di tempo pieno ed alle esigenze dei laboratori nella scuola secondaria,

  • ulteriori risorse di personale finalizzate alla riduzione del numero degli alunni per classe, a partire dalle situazioni più delicate sul versante della sicurezza degli ambienti scolastici

  • l'attivazione dei posti di sostegno per i casi di gravità e per l'autentico esercizio del diritto allo studio per tutti gli alunni diversamente abili".

Il passo successivo - indicato tra i punti di indizione della Manifestazione regionale di Palermo del 18 settembre, indetta dalla FLC CGIL e dalla CGIL Sicilia - è l' apertura di un tavolo con il Presidente Lombardo e il Ministro Gelmini.