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Scuola: a Terni a settembre si riparte con 153 posti in meno

Questa l'entità dei tagli per l'anno scolastico alle porte, che si aggiungono ai 189 posti dello scorso anno. Cgil: "Avremo una scuola con meno qualità".

20/07/2010
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da Ufficio stampa Cgil Umbria

Ormai il dato è certo e definitivo: nell'anno scolastico 2010-2011 in provincia di Terni la scuola pubblica subirà un taglio di 153 posti di lavoro tra docenti (75) e personale Ata (78). E questa cifra va sommata a quella riferita al precedente anno scolastico, quando i posti di lavoro tagliati erano stati 189. Sono gli effetti combinati della legge 133, della riforma Gelmini e della manovra finanziaria.

"Appare del tutto evidente che un riduzione di questa portata inciderà pesantemente sul funzionamento delle scuole della nostra provincia", ha dichiarato stamattina, nel corso di una conferenza stampa tenuta presso la Cgil di Terni, Tommaso Dionisi, segretario generale FLC CGIL provinciale. "Assisteremo infatti – ha aggiunto il segretario - ad un eccessivo affollamento delle classi e in alcuni casi si supereranno i 30 alunni per aula, con buona pace dei parametri di sicurezza che non potranno essere garantiti e a tutto discapito della qualità dell'insegnamento che naturalmente sarà fortemente compromessa".

"Lo diciamo spesso – ha aggiunto Lucia Rossi, segretaria generale della Cgil di Terni intervenendo in conferenza stampa – è come se chiudesse una media fabbrica del nostro territorio, ma quando si parla di scuola si fa più fatica a far passare l'idea. E poi questa fabbrica che ci stanno chiudendo a suon di tagli – ha aggiunto la dirigente sindacale – è molto speciale per il tipo di bene che produce, ovvero la cultura e la preparazione delle nuove generazioni, un bene fondamentale per un territorio come il nostro".

Ci sono poi degli aspetti specifici che la Cgil ritiene particolarmente gravi. Uno su tutti è quello delle pesanti ricadute dei tagli sul delicato terreno dell'insegnamento di sostegno. "Il rapporto squilibrato docenti e alunni (1 ogni 2,5) è un fatto inaccettabile - hanno sottolineato Dionisi e Rossi – tanto più ora che con i pesanti tagli agli enti locali contenuti nella manovra, questi non potranno supplire con mezzi propri a queste gravi carenze".

Dunque, secondo la Cgil, già da settembre il sistema di istruzione della provincia di Terni si presenterà fortemente indebolito, sia sul versante amministrativo che su quello operativo, dalla sorveglianza degli alunni, all'apertura e chiusura dei plessi. "Una situazione di fronte alla quale intendiamo rilanciare una forte azione di mobilitazione che per quanto ci riguarda – ha concluso Tommaso Dionisi – non si è mai interrotta.

Il 15 luglio, infatti, come FLC CGIL di Terni abbiamo partecipato al presidio nazionale del Coordinamento precari che si è tenuto sotto Montecitorio. Ma tante sono state nei mesi scorsi le nostre iniziative di mobilitazione anche sul territorio". "Il problema – ha chiosato Lucia Rossi – è che siamo rimasti i soli a denunciare con forza quello che, sempre più chiaramente, si profila come un chiaro progetto classista di questo Governo, che punta ad un indebolimento della scuola pubblica a tutto vantaggio del privato".

Terni, 16 luglio 2010

Tag: organici, tagli