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INFN, precari: contratti prorogati sino a tutto il 2012. Avevamo ragione noi, si poteva fare!

L'Ente, dopo mesi di contrapposizioni aspre e proteste, sottoscrive con i sindacati un accordo che proroga i contratti a tempo determinato del personale, stabilizzando sino al 31 dicembre del 2012.

20/01/2010
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Ci sono voluti mesi di aspri confronti, diffide, assemblee, presidi e manifestazioni, ma alla fine possiamo dire che ce l'abbiamo fatta: l'INFN prorogherà i contratti dei 27 colleghi stabilizzandi sino al 31 dicembre 2012. Nel pomeriggio del 18 gennaio, sulla base della parere FP del 21/12/09, è stato raggiunto un accordo tra ente, OO.SS. confederali e Anpri che verrà siglato formalmente giovedì prossimo. L'INFN si è impegnato a deliberare le proroghe già nel prossimo Consiglio Direttivo. Ciò implica l’annullamento dei contratti a tempo determinato già fatti sottoscrivere dall'INFN ai colleghi stabilizzandi a fine 2009, e la proroga dei precedenti contratti di lavoro, in deroga ai limiti di durata imposti.

Un accordo certo positivo, seppur dal nostro punto di vista non del tutto soddisfacente. Abbiamo fatto apporre in calce all'accordo la seguente nota: “La FLC Cgil considera le procedure ex art. 17 d.l. 78/2009 aggiuntive rispetto alle procedure di stabilizzazione previste dalle leggi 296/2006 e 244/2007 e ritiene che il personale per cui si procede alla proroga può essere assunto avendo maturato i diritti al 31 dicembre 2009.”. In breve vuol dire che, a nostro avviso, le persone in possesso dei requisiti potrebbero già essere assunte. Avremo certo modo di tornare sull'argomento, per ora incassiamo la proroga.

Alcune considerazioni. Questa vicenda, pur riguardando un nucleo ristretto di persone, ha caratteri fortemente simbolici. Intanto ci insegna che anche in questo nostro amaro tempo di deriva liberista della peggior specie, l'azione corale e coordinata di protesta serve ancora e ancora paga. Oggi più che mai, occorre combattere la strisciante rassegnazione - diffidando di chi predica la ragione del minor danno possibile o la resa preventiva - per riguadagnare la capacità di unirsi ad altri in difesa della dignità e dei diritti propri e collettivi. Da un altro punto di vista, questa vicenda evidenzia ancor più come la soluzione dei problemi potrebbe essere cercata e raggiunta con minor dispendio di energie e tensioni, se solo il management dell'INFN, in un quadro di comune riconoscimento delle rispettive competenze e delle distinte prerogative, decidesse finalmente di interagire fattivamente con le OO.SS. e non solo astrattamente o solo quando costretto. Il riconoscimento e il rispetto reciproco stanno alla base di qualunque negoziazione o dialogo costruttivo, e queste sono precondizioni indispensabili, senza le quali gli attriti e lo scontro diventano inevitabili.

Ancora una volta ricordiamo che le OO.SS. dell'INFN, che piaccia o no, rappresentano e organizzano la parte preponderante di chi ha contribuito e contribuisce a rendere questo ente prestigioso ed eccellente, precari compresi. E vale la pena rammentare quanto dichiarato più e più volte, ovvero che la FLC Cgil da la propria completa disponibilità, come su molte altre questioni, ad affrontare nel suo insieme il problema dell'utilizzo del lavoro atipico e del precariato nell'ente.

Roma, 20 gennaio 2010

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