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Precariato negli enti pubblici di ricerca: il 2 maggio riprende il tavolo tecnico MIUR-sindacati

L'esito del primo incontro avuto il 20 aprile 2012.

27/04/2012
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A seguito del presidio del 12 aprile, hanno preso il via gli incontri tecnici preannunciati dal Ministro Profumo nel primo e unico incontro avuto con i sindacati sulle problematiche relative agli enti pubblici di ricerca. La prima riunione si è tenuta il 20 aprile scorso al MIUR, presso la sede dell'EUR, avente per oggetto “Organici, personale precario e razionalizzazione organizzativa”.

Le Organizzazioni sindacali di categoria (FLC CGIL, FIR CISL, UIL RUA, ANPRI e USI), sono state ricevute da una delegazione del Ministero composta dal capo Dipartimento della ricerca, il dott. Raffaele Liberali, e altri due dirigenti del Ministero.

Il capo delegazione in premessa ha rappresentato la necessità di una mappatura del precariato negli enti di ricerca vigilati dal MIUR, per capire l'entità del fenomeno e poter quindi ragionare su possibili ipotesi di lavoro con le quali orientare le scelte del ministero, anche in sede di confronto con gli altri ministeri interessati, a partire da quello della Pubblica Amministrazione, nell'ambito dell'azione di governo.

Pressoché unanime la richiesta da parte sindacale di fare un ragionamento di sistema su tutti gli enti di ricerca, quindi non solo sui 12 vigilati dal MIUR, per adottare soluzioni che non potranno che riguardare tutti i precari del comparto ricerca.

In particolare la FLC CGIL ha rappresentato come questo lavoro di ricognizione sia ormai abbastanza consolidato e noto a tutti gli enti di ricerca, si tratterà solo di mettere a frutto la grande mole di dati in possesso delle amministrazioni e del ministero, sollecitando un raccordo anche con i dati in possesso del Dipartimento della Funzione Pubblica per quanto riguarda piante organiche e contratti flessibili negli enti.
Al riguardo si è anche segnalata la necessità che il lavoro del tavolo non potrà non tenere conto di quanto verrà elaborato negli incontri che il Ministro Patroni Griffi sta tenendo con le Organizzazioni sindacali confederali sul tema dei contratti, relazioni sindacali, precariato, occupazione e riforma del mercato del lavoro; incontri nei quali si è già stabilito che una sessione specifica sarà dedicata al precariato nel comparto ricerca

Sono state inoltre richiamate le principali difficoltà burocratiche con le quali gli Enti pubblici di ricerca sono costretti a fare i conti e alle quali bisognerà porre rimedio:

  • i vincoli delle piante organiche che in alcuni casi hanno addirittura impedito che si potesse procedere alle stabilizzazioni previste dalla finanziaria del 2007, perché insufficienti a garantire lo stesso svolgimento dei compiti istituzionali (come nel caso dell'INGV);
  • i limiti all'utilizzo del turn over e il blocco ancora ad oggi dei DPCM autorizzativi ad assumere con quello del 2009 (unico settore della PA a non aver utilizzato il turn over del 2009, cioè risorse finanziarie certificate e disponibili immediatamente), colpevolmente fermi sul tavolo del ministro dell'Economia dal dicembre scorso;
  • i vincoli imposti dal Dlgs 150/09 e dall'approccio burocratico ministeriale con cui sono vigilati gli enti di ricerca, che impediscono il pieno utilizzo degli strumenti contrattuali in materia di reclutamento, come la tenure track contenuta nell'art. 5 del CCNL 2006-2009 (cassato da un atteggiamento miope e minimalista della mano occhiuta di un funzionario del Dipartimento della Funzione Pubblica, persino dalla proposta di nuovo regolamento dell'INFN);
  • la salvaguardia dei livelli occupazionali a partire dai numerosi contratti flessibili in scadenza, che garantiscono la funzionalità degli enti e che rischiano di andare a casa se non si porrà rimedio ai numerosi lacci e laccioli che si frappongono al loro reclutamento;
  • l'impossibilità di programmare piani di fabbisogno e di reclutamento all'altezza delle sfide, a causa dei numerosi vincoli normativi introdotti dalle numerose finanziarie depressive succedutesi nel tempo, ma che ancora permangono, e ai quali si aggiungeranno i provvedimenti di mobilità preannunciati dal Ministro Patroni Griffi, che riguarderanno gli esuberi delle PP.AA..

Insomma, l'incontro ha permesso, seppure sommariamente, di enucleare alcuni problemi in campo, senza tuttavia entrarvi nel merito.

Il Capo Dipartimento si è impegnato, come primo passo, a formine per la prossima riunione la ricognizione del precariato esistente e delle varie tipologie contrattuali flessibili, a partire dai 12 enti vigilati dal MIUR, per i quali risulta più facile ed immediato il lavoro di raccolta. Riconoscendo tuttavia la necessità intervenire con la mappatura su tutti gli altri enti di ricerca e rimandando a successiva riunione la trattazione di merito.

Il tavolo tecnico è stato aggiornato al prossimo 2 maggio.