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Decreto sul secondo ciclo

Il parere della VII Commissione della Camera dei Deputati

12/10/2005
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Si è consumato nella giornata di ieri l’ultimo atto formale che prelude all’approvazione definitiva del decreto sul secondo ciclo da parte del Consiglio dei Ministri che avverrà con tutta probabilità venerdì prossimo.

La Camera ha dato il parere favorevole, che di seguito riportiamo, a maggioranza, avendo respinto le due proposte presentate dall’opposizione, che pure riportiamo.

A questo punto il percorso si chiude, ma per quanto attiene alla sua attuazione, essa non potrà partire, come previsto invece dal testo approvato in prima lettura, prima dell’anno scolastico 2007/08. Come noto, infatti, il 15 settembre scorso è stato sottoscritto un Accordo in sede di Conferenza Unificata che prevede, fra l’altro il rinvio dell’attuazione all’anno scolastico 2007/08 ed il blocco della sperimentazione che il Miur avrebbe voluto avviare addirittura già dall’anno scolastico in corso.

Sui questa vicenda della sperimentazione si consuma l’ultima forzatura da parte del Ministro Moratti che. in Conferenza Unificata, ha dovuto accettare lo stop delle Regioni, per poter acquisire il loro parere, ancorché negativo, MENTRE nelle Commissioni parlamentari ha giocato un ruolo ambiguo se non contraddittorio rispetto all’Accordo sottoscritto dalle Regioni, dando il via libera, in particolare al Senato , alla possibilità di sperimentare dall’a.s. 2006/06.

Alla Camera, come si evince dal testo approvato, il parere su questo punto è “scivoloso”: sicuramente non è passata la minaccia di alcuni deputati della maggioranza di reintrodurre la piena attuazione dal prossimo anno scolastico, quindi nulla di ordinario si muoverà nella secondaria superiore prima del 2007/08, se, come presumibile, il Consiglio dei Ministri di venerdì confermerà l’Accordo sottoscritto dal Governo con le Regioni. Sulla possibilità di sperimentare prima l’attuazione, il parere della Camera pare per un verso confermare l’Accordo delle Regioni, e per un altro prevederla facendo, sibillineamente, riferimento all’autonomia scolastica. Insomma come a dire che la partita è tutta aperta.

Si tratterà ora di leggere il testo definito che verrà approvato venerdì prossimo.

Noi ribadiamo il nostro giudizio negativo sul decreto, per le motivazioni note e più volte ribadite .

Giudichiamo qualsiasi tentativo di anticiparne surrettiziamente l’attuazione una sciagura per la scuola secondaria superiore, su cui si abbatterebbe una situazione di incertezza e di caos totale che pregiudicherebbe i diritti degli alunni ad una scelta consapevole: come noto, infatti, a dicembre di questo anno si svolgono le attività di orientamento, che sfoceranno poi nelle iscrizioni a gennaio 2006. Nessuno degli attuali istituti secondari superiori sarebbe in grado a quella data di conoscere il proprio destino e di offrire quindi una informazione precisa agli incolpevoli giovani che sceglieranno quindi al buio e senza alcuna certezza rispetto al futuro dei percorsi eventualmente avviati sperimentalmente.

Roma, 12 ottobre 2005

Schema di decreto legislativo sul secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione (Atto n. 535).

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