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Esami di Stato: promozioni al 96,5%

Quasi tutti promossi agli esami di Stato, ma lo stesso ottimismo non riguarda il complesso della scuola secondaria superiore dove la selezione è al 12% e sembra essere in crescita.

21/07/2006
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I dati campionari del Ministero della Pubblica Istruzione calcolati su 350.000 alunni confermano le prime stime relative all’esito degli esami di stato.

Promosso il 96,5% degli esaminandi, ma con la tradizionale differenziazione tra licei classici (99%), scientifici (98,6%), socio-psico-pedagogici (98,2%), artistici (97,8), linguistici (97,1), istituti tecnici (95,2%) e istituti professionali (94,5%). Per questi ultimi i dati migliorano sensibilmente nel settore paritario (97.8% e 97,2% rispettivamente).

I voti sono grosso modo distribuiti per il 40% in una fascia bassa (60-70), per un altro 40% nella fascia media (71-90) e per il 20% nella fascia alta (90-100), ma mentre nei licei coloro che hanno voti superiori ai 90/100 sono il 32,9% nei professionali sono l’11,8% e mentre al Sud il 10,8% ottiene il 100 al Nord il dato scende all’8,5%. Il Sud ha anche più promossi (97,5%), seguito dal Centro (96,4%), dalle isole (96,1%) e dal Nord (96,0%).
Insomma se nazionalmente rispetto allo scorso anno la percentuale di bocciati non cambia, questi sembrano aumentare al Nord e diminuire nel resto d’Italia.

Altro dato significativo: i candidati esterni che superano l’esame solo l’80,3%.
Si conferma la costante delle ragazze migliori dei ragazzi: 97,7% promosse contro il 95,3% dei maschi, il 25,1% con voti superiori ai 90/100 contro il 14,6% dei maschi e il 78,4% con regolarità entro il diciannovesimo anno di età contro il 66,9% dei maschi.

Questi dati, abbastanza lusinghieri per tutti, contrastano tuttavia con l’andamento complessivo della scuola secondaria dove le bocciature continuano ad essere del 12,2%, con punte del 16, 3% al primo anno, del 15,3% negli istituti tecnici, e del 18,9% negli istituti professionali, mentre nei licei la selezione si assesta mediamente tra il 5 e il 10% a seconda della tipologia.

Complessivamente nella scuola secondaria la selezione sembra essere in crescita, soprattutto nei licei dove rispetto allo scorso anno aumenta di uno 0,4% nei classici, di uno 0,3% negli scientifici e addirittura di un 2% netto nei linguistici. Se ne deve dedurre forse che la licealizzazione prevista dalla legge Moratti ha determinato un irrigidimento in queste scuole e, al contrario, un rilassamento nell’istruzione tecnica e artistica?

Roma, 21 luglio 2006