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Estero. Prorogati i termini per la presentazione dei progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa

Dopo la protesta del sindacato con specifico messaggio il MAE sposta al 3 dicembre la presentazione dei progetti per il miglioramento dell’offerta formativa 2007/2008. Fu vera svista?

19/11/2007
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Francamente ci risulta difficile capire come mai l’Uff. IV della DGPCC del MAE nel Messaggio dell’8 novembre 2007, prot. n°. 267/P0406436, inviato alle sedi estere abbia fissato al 20 novembre 2007 la presentazione delle richieste dei progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa da parte delle istituzioni scolastiche nonostante che in sede di confronto sindacale del 29 ottobre 2007 fossero state stabilite date diverse.

Fatto sta che le Organizzazioni sindacali e in particolare la FLC Cgil, venute a conoscenza dell’ errore o della svista, più o meno voluta, su segnalazione dei lavoratori e, in alcuni casi delle istituzioni stesse, hanno chiesto all’Amministrazione il ripristino delle scadenze concordate.

Con il Messaggio del 16 novembre 2007, prot. n°. 267/P- 0418199 , inviato alle sedi il 19 novembre, l’Uff.IV della DGPCC ha recepito, con grande senso di responsabilità, le istanze sindacali prorogando al 3 dicembre la presentazione delle richieste di finanziamento dei progetti ai sensi di quanto previsto dall’art. 8 del CCNIE/2001.

Ora i collegi dei docenti delle istituzioni scolastiche statali all’estero, ivi comprese le iniziative di cui all’art. 636 del D.Lvo. 297/94, hanno più tempo per mettere a punto i loro progetti di ampliamento dell’offerta formativa finanziabili ai sensi dell’art. 100 del CCNL in vigore e dello stesso contratto integrativo sopra citato.

Rimane, però, l’interrogativo: quella anticipazione dei tempi fu una vera svista o piuttosto una scelta politica da parte dei soliti falchi tesa a mettere in difficoltà le organizzazioni sindacali?

Se tali ipotesi fosse confermata ci troveremo di fronte ad un atto grave e deprecabile sotto ogni punto di vista degno dei soliti furbetti del quartierino che, chissà per quale misterioso motivo, si ostinano ad utilizzare questi mezzucci per rimettere in discussione le relazioni sindacali che le parti faticosamente stanno cercando di rafforzare.

Roma, 19 novembre 2007