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Il Ministro Moratti incontra i sindacati della scuola

Modesto regalo di fine legislatura: 30.000 assunzioni in 2 anni

12/10/2005
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Si è tenuto ieri un incontro del ministro Moratti con le organizzazioni sindacali della scuola. L’ordine del giorno che prevedeva…” un esame riguardante le problematiche del sistema educativo, di istruzione e di formazione”, vago e generico, non prometteva grandi cose.

In premessa infatti il Ministro ha annunciato l’unico fatto concreto della giornata, consistente nella sottoscrizione da parte del ministro Tremonti e del ministro della funzione pubblica, di un piano pluriennale di assunzioni per i docenti della scuola, in applicazione della legge 143/04 che lo prevedeva e comunque oltre i termini fissati dalla legge 168/05, cioè il 30 settembre 2005.

Tale piano consiste nell’assunzione di un numero di docenti equivalente a 20.000 per l’anno scolastico 2006/07 e a 10.000 per l’anno scolastico 2007/08.

Per il personale ATA, non compreso nella previsione della legge 143/04, solo una generica assicurazione circa la volontà di fissare un contingente di assunzioni equilibrato con i numeri previsti per i docenti.

A questo, ha fatto seguito un elenco di atti di natura amministrativa, contrattuale e legislativa, in via di definizione, accompagnati da rassicurazioni circa la volontà di portar a termine positivamente le azioni avviate.

Il ministro ha ricordato che il MIUR ha avviato i confronti con le organizzazioni sindacali per l’avvio dei corsi abilitanti speciali, quelli relativi al comma 1 ter della legge 143/04, informando che si stanno concludendo positivamente, entro gennaio 2006, i corsi avviati in precedenza, e si sta lavorando alla revisione del Regolamento delle supplenze.

Ha poi dato informazioni circa lo stato delle trattative dei contratti aperti dei Dirigenti scolastici: sarebbe in via di definizione il contratto relativo al primo biennio 2002/03, già pronto e in arrivo l’atto di indirizzo per il secondo biennio. Ha informato poi sull’andamento del concorso ordinario, soddisfacente in quasi tutte le regioni, salvo 3, essendosi già svolta la prova scritta e ha annunciato di aver chiesto uno stanziamento specifico in finanziaria per i Dirigenti scolastici.

Ha espresso soddisfazione per la chiusura positiva del CCNL della scuola e ha informato che presto riprenderà all’ARAN la trattativa sulla funzione tutoriale e sulle figure professionali della scuola dell’infanzia legate agli anticipi.

Decreti attuativi legge 53/03: il decreto riguardante la scuola secondaria superiore, conterrà modifiche al quadro orario della scuola media, con lo spostamento in orario obbligatorio di un’ora in più per l’insegnamento della lingua inglese, allo studio la possibilità di ottenere nello stesso modo un’ora in più per l’insegnamento di tecnica.

E’ in corso poi la revisione delle classi di concorso per la scuola secondaria.

Gli anticipi nella scuola dell’infanzia si muovono nella prospettiva della sua generalizzazione.

Infine ha espresso soddisfazione per il fatto che la legge finanziaria non preveda tagli per la scuola.

La FLC Cgil ha fatto le seguenti osservazioni:

PRECARI: il contingente fissato per le assunzioni, fatto indubbiamente positivo e frutto delle nostre mobilitazioni, è assolutamente inadeguato a restituire funzionalità alle scuole e ad alleggerire il peso delle graduatorie di concorso. Infatti non è neppure sufficiente a coprire il turn-over dei docenti, consistente all’incirca in 20.000 docenti ogni anno e dunque produce un ulteriore allargamento della precarietà, altro che dimezzare il precariato della scuola!

E questo non è l’unico problema che grava sulle scuole: l’estrema variabilità del quadro normativo che regolamenta le graduatorie, dovuto a cambiamenti legislativi o ad atti conseguenti ad un vivace contenzioso, produce ricadute negative che si ripercuotono sul sistema tutto e sui diritti, il sistema amministrativo inoltre subisce da tutto ciò un affaticamento eccessivo che si traduce in ritardi e disservizi continui.

A questo si devono aggiungere le disfunzioni che si lamentano sulle chiamate dei supplenti, dovute alla chiusura degli spazi di flessibilità con la saturazione delle cattedre a 18 ore e alla tendenziale saturazione degli orari di lavoro anche oltre l’ordinario a cui si aggiunge il forte rischio di dover ripetere più volte la assegnazioni di posto a tempo determinato a causa del rallentamento delle procedure.

Per quanto riguarda l’avvio dei corsi abilitanti speciali, la FLC ha denunciato l’esistenza di una situazione niente affatto tranquilla in questo campo, con corsi che devono ancora partire in molte parti d’Italia e costi che lievitano ingiustamente. La FLC ha chiesto al Ministro di intervenire per risolvere positivamente i ritardi che ancora ci sono.

ATA: restiamo in attesa del piano di assunzioni anche per questo personale e ci riserviamo di fare le nostre valutazioni quando ne conosceremo gli esiti. Sapendo che in questo settore la sofferenza sia di tipo salariale che di tipo organizzativo, è forte, abbiamo chiesto di dare rapida esecuzione alla valorizzazione del personale introdotta con la firma del contratto, secondo quanto richiesto unitariamente, affrontando anche tutti gli altri problemi, come l’ingolfamento del lavoro nelle segreterie e quindi l’aumento dei carichi di lavoro, la riduzione degli organici, l’esternalizzazione, la precarizzazione, il taglio delle risorse alle scuole.

DIRIGENTI SCOLASTICI: nonostante le promesse elettorali di inizio legislatura, per quattro finanziarie non sono mai stati stanziati i finanziamenti per l’equiparazione alla dirigenza di Stato e anche questa finanziaria non fa eccezione. Prendiamo atto delle richieste di nuovi stanziamenti del Ministro, ma ci sembra il solito gioco di inutili rimandi con il Ministro Tremonti che deve autorizzare i finanziamenti.Abbiamo sollevato il problema relativo alla annunciata assunzione di 15 Dirigenti tecnici del MIUR e abbiamo chiesto quali modalità e tempi intende seguire per tali assunzioni, dal momento che, secondo le norme vigenti, il personale interessato a tale procedura è composto da docenti con 9 anni di anzianità e dirigenti scolastici.

SECONDARIA SUPERIORE: la FLC esprime sul decreto relativo al 2° ciclo, un giudizio negativo e ne chiede il ritiro per due ordini di motivi. Il primo legato alla mancata consultazione dei soggetti interessati, scuole, organizzazioni sindacali e Regioni, il secondo legato a valutazioni di merito sull’impianto e sul modello che impone ai ragazzi una scelta precoce, facendo prevalere le condizioni sociali di partenza, e un percorso duale in cui si gerarchizzano i sistemi e i corsi dentro i sistemi. Esso produce inoltre perdita d’identità dell’istruzione professionale, condannata ad un percorso inferiore e subalterno, produce preoccupanti interrogativi sui destini dell’istruzione tecnica.

In sede di Conferenza unificata Stato-Regioni, è stato siglato un accordo per rinviare al 2007 l’avvio della riforma e sospendere la sperimentazione. A fronte del fatto che la Commissione cultura del Senato ha chiesto la reintroduzione della sperimentazione, la FLC ha chiesto al ministro quale posizione intende assumere il Governo in tal senso.

Se verrà accolta la raccomandazione di avviare la sperimentazione, le scuole rischiano il caos, dovendo a breve avviare l’orientamento senza sapere nulla sull’ offerta formativa del prossimo anno scolastico, facendo pagare con ciò ai più deboli l’effetto del caos.

In merito alle possibili variazioni del quadro delle discipline nella scuola media, questo non fa che confermare le nostre critiche circa il pesante impoverimento dell’offerta formativa.

DECRETO ART. 5 L. 53/03: le stesse critiche riguardanti la mancata consultazione, possono essere rivolte a questo decreto. Nel merito la FLC non ne condivide il modello di formazione, né le invasioni di campo di tipo contrattuale, ma soprattutto chiede di definire una seria fase di transizione che dia risposte a tutti i precari in attesa nelle graduatorie. Le scarse assunzioni autorizzate non promettono nulla di buono.

FINANZIARIA: non è vero che i tagli non toccano la scuola, infatti i pesanti tagli agli enti locali colpiranno indirettamente anche la scuola producendo riduzioni ai servizi di mensa e di trasporto e aggravio di problemi già pesanti, come quello relativo al pagamento della TARSU e delle bollette telefoniche. Tutto ciò ricadrà sulle famiglie con richieste di maggiori contributi. Senza contare che oggi ancora non conosciamo i contenuti del maxi emendamento promesso da Tremonti.

Ben più gravi e concreti poi i tagli effettuati sull’università e sulla ricerca con il blocco delle assunzioni, la riduzione del 40% dei costi sui tempi determinati e co.co.co., mettendo a serio rischio il funzionamento degli enti di ricerca, la riduzione dei finanziamenti per il funzionamento ordinario di università e ricerca, il finanziamento della ricerca stessa attraverso un’azione di solidarietà volontaria che quantomeno sconcerta.

CONTRATTI: lo stanziamento in finanziaria corrispondente soltanto allo 0,7%, attua di fatto un blocco della contrattazione, essendo tale cifra appena sufficiente a coprire la sola indennità di vacanza contrattuale. Mancano inoltre gli atti di indirizzo relativi al quadriennio 2002/05 per università e ricerca e al biennio 2004/05 per università.

In conclusione il Ministro non ha fatto altro che ribadire il lungo elenco di promesse, senza precisare che decisione intende assumere sulla sperimentazione del decreto sulla secondaria superiore.

Roma, 12 ottobre 2005