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In attesa del piano di assunzioni per i precari

Da tempo si rincorrono notizie che riguardano piani di assunzione nella scuola, notizie che non trovano alcun riscontro oggettivo in comunicazioni formali del MIUR.

14/06/2005
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Da tempo si rincorrono notizie che riguardano piani di assunzione nella scuola, notizie che non trovano alcun riscontro oggettivo in comunicazioni formali del MIUR.
Gli organi di stampa riportano piani triennali dettagliati, evidentemente ricavati da informazioni che il Ministro ha fornito loro direttamente, mentre nessun impegno formale, nessun impegno politico, assunto attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, è stato preso dal Ministro.
Per questo unitariamente abbiamo rotto gli indugi, chiedendo conto, direttamente al Ministro, di tutto ciò.

Non è più tollerabile che le attese dei precari debbano essere continuamente eluse, non è più tollerabile l’assenza di una seria politica del personale, non è più tollerabile la continua mortificazione delle professionalità verso cui il Ministro mostra tanta distrazione e indifferenza.

La legge 143/04 ha approvato un piano triennale di immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti. Il Ministro deve dare applicazione alla legge, informando le organizzazioni sindacali delle condizioni e delle modalità con le quali pensa di attuarla.
Il piano di assunzioni deve comprendere inoltre una congrua quantità di posti per il personale ATA, per cominciare ad invertire la politica di precarizzazione e di esternalizzazione di questi lavoratori.

L’anno scolastico volge al termine, ma l’avvio più o meno regolare del prossimo anno scolastico è affidato al rispetto delle scadenze per le operazioni di inizio anno, cioè il 31 luglio per le immissioni in ruolo e le nomine di supplenza annuale.
Dopo tale data le nomine in ruolo avrebbero una decorrenza economica rimandata all’anno successivo, e le operazioni di inizio anno per le scuole rischiano di complicarsi e allungarsi oltre i tempi dell’inizio delle lezioni.

FLC Cgil, CISL e UIL scuola, considerando la stabilità del personale una priorità per la scuola e un’emergenza per i lavoratori che subiscono gli effetti di questa politica della precarizzazione, hanno messo in atto in questi mesi una lunga mobilitazione, con azioni di sciopero, assemblee interregionali, iniziative locali, per rivendicare assunzioni per tutti, su tutti i posti vacanti.
Finalmente si parla di un contingente per le immissioni in ruolo, non basta però parlarne vagamente, occorrono impegni precisi e la certezza che la decorrenza delle nomine avvenga a partire da settembre 2005. Qualunque altra soluzione che rimandi ulteriormente una scadenza non più rinviabile, sarà considerata inaccettabile.

Roma, 15 giugno 2005