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Incontro al MIUR sull’applicazione del contratto

Si è tenuto finalmente, con un mese di ritardo rispetto alla richiesta delle organizzazioni sindacali, il primo incontro di informazione preventiva sull’applicazione degli istituti contrattuali che prevedono la distribuzione di risorse alle scuole.

15/10/2003
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Si è tenuto finalmente, con un mese di ritardo rispetto alla richiesta delle organizzazioni sindacali, il primo incontro di informazione preventiva sull’applicazione degli istituti contrattuali che prevedono la distribuzione di risorse alle scuole.

In particolare sono stati affrontati i quattro punti di maggior rilievo: le funzioni strumentali del personale docente, gli incarichi specifici del personale ATA, il fondo dell'istituzione scolastica e le zone a rischio, a forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica.

Per le funzioni strumentali, ed analogamente per gli incarichi specifici, come è noto, il CCNL affida al MIUR il compito di distribuire le risorse alle scuole sulla base dell’ammontare complessivo delle risorse disponibili nel precedente CCNL.

Abbiamo sostenuto che l’eliminazione della contrattazione, nazionale e regionale, che permetteva di ripartire tutte le funzioni, anche quelle eventualmente residue, richiede una maggiore trasparenza della fase distributiva nazionale.

Abbiamo riconfermato, a fronte di un istituto contrattuale nuovo, i nostri obiettivi: vanno distribuite tutte le risorse disponibili, vanno inviate a tutte le scuole, anche a quelle poche che, per motivi diversi, nell’anno precedente non le hanno utilizzate totalmente o parzialmente, va garantita la piena agibilità dell’istituto contrattuale e, in fondo, dell’autonomia scolastica.

Su questo punto l’amministrazione ha sottolineato che presso le Direzioni regionali sono accreditate le risorse finanziarie per i primi quattro mesi dell’anno scolastico, sui criteri si è riservata di avanzare nei prossimi giorni una proposta che ci verrà sottoposta.

Dal canto nostro non possiamo che sottolineare il ritardo che si accumula, nonostante la forte semplificazione delle procedure giunta fina alla eliminazione di ogni passaggio negoziale, che pesa sulle scuole e che evidenzia la totale responsabilità del MIUR.

Sul fondo siamo stati informati che è in fase di preparazione una nota, analoga a quella precedente, che detta alle scuole istruzioni di calcolo comprensive dei diversi oneri; i criteri dovrebbero essere analoghi a quelli finora usati in attesa della conclusione della sequenza contrattuale in corso presso l’Aran.

A questi punti va anche aggiunta la determinazione a livello nazionale dei criteri di attribuzione alle diverse regioni delle risorse per i progetti legati alle zone a rischio e a forte processo immigratorio e contro l'emarginazione scolastica. Qui il ritardo è ancora più evidente: l’Amministrazione deve ancora predisporre gli indicatori socio-economici territoriali per individuare il disagio, operazione che è a monte dell’invio delle risorse alle singole regioni. Alla fase istruttoria sugli indicatori dovrà seguire anche una riflessione puntuale sulle risorse che provengono da due diversi istituti presenti nel precedente contratto e che confluiscono in un unico contenitore.

Insomma il ritardo sui punti affrontati è evidente, come è evidente che il peso viene sopportato tutto dalle scuole autonome, e, per di più, l’Amministrazione non può neppure sostenere, come qualche volte si è compiaciuta di fare, che la responsabilità è della contrattazione.

Roma, 15 ottobre 2003