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Le disposizioni per il collocamento fuori ruolo del personale a disposizione del MAE

l’Ufficio IV della DGPCC detta le disposizioni per il collocamento fuori ruolo del personale messo a disposizione del MAE, ai sensi dell’art. 626 del D.Lgs 297/94

21/03/2003
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Con Avviso del 17 marzo u.s ., inviato alle OO.SS. il 20 marzo u.s., l’Ufficio IV della DGPCC detta le disposizioni per il collocamento fuori ruolo del personale messo a disposizione del MAE, ai sensi dell’art. 626 del D.Lgs 297/94.

Come ricordato in una nostra nota la materia in questione è riserva di legge, però la contrattazione ha stabilito – vedi accordo successivo del 1996 – che su tale questioni l’Amministrazione avrebbe dovuto procedere attraverso l’informativa preventiva alle organizzazioni sindacali. Cosa non messa in pratica dal MAE e contestata dalle organizzazioni sindacali.

La legge mette a disposizione del MAE “un contingente di personale con la qualifica dirigenziale o con qualifica funzionale non inferiore alla settima, appartenente ai ruoli dell’amministrazione centrale e periferica della pubblica istruzione, dell’amministrazione unitaria e di personale ispettivo tecnico, direttivo e docente della scuola, nel limite complessivo di 100 unità”.

Rispetto a quanto previsto dalla norma di legge, a nostro parere sarebbe opportuno che venissero apportate delle modifiche in quanto, oggi, alcune funzioni di tipo amministrativo vengono assegnate a personale docente. La nostra idea, la cui effettiva attuazione deve ancora essere individuata, è quella di riservare una quota di questo personale, a personale della scuola con qualifiche più consone a svolgere attività di tipo amministrativo come ad esempio i Direttori dei servizi generali amministrative, con particolare riguardo a quel personale della stessa qualifica che hanno già prestato servizio all’estero nelle istituzione scolastiche all’estero. Questa nostra proposta trova sostegno anche dalle difficoltà del MAE ad adempiere per tempo e competenze alle innumerevoli pratiche disattese, soprattutto alla luce da quando la direzione delle culturali deve occuparsi direttamente della gestione amministrativo contabile di diversi istituti e alla luce delle nuove disposizioni relative all’autonomia scolastica.

Se fossero state attivate le procedure di informazione preventiva su tale materia avremmo potuto, già in quella sede, avanzare la nostra proposta sopra esposta. Nei prossimi giorni chiederemo ufficialmente e unitariamente al MAE di prendere in considerazione l’idea di rivedere i criteri di individuazione del contingente in questione.

Roma, 21 marzo 2003