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Lo stipendio dei supplenti non arriva

Puntualmente, come in ogni anno scolastico, si comincia a leggere sulla stampa, ed arrivano anche nei nostri uffici, le sacrosante proteste del personale precario che, pur avendo cominciato a lavorare fin dai primi giorni di settembre, non ha ancora ricevuto lo stipendio.

28/10/2004
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Puntualmente, come in ogni anno scolastico, si comincia a leggere sulla stampa, ed arrivano anche nei nostri uffici, le sacrosante proteste del personale precario che, pur avendo cominciato a lavorare fin dai primi giorni di settembre, non ha ancora ricevuto lo stipendio.

Ognuno di loro racconta storie personali, la casa da pagare, i libri per i figli… che rendono a volte drammatico, oltre che profondamente ingiusto, il fatto che si continui a non saper affrontare ed organizzare la loro retribuzione .

Soprattutto se si considera che, grazie a questo governo che non copre con l’organico e le assunzioni tutti i posti vuoti , il personale precario è cresciuto.

La Flc Cgil è intervenuta per protestare e conoscere la ragione del ritardo che, a monte, continua ad avere la lentezza con cui la burocrazia ministeriale trasmette i dati all’ ente pagatore, cioè il Tesoro.

L’ufficio del personale del Ministero del Tesoro, che ha inoltrato una nota alle proprie direzioni provinciali, ci ha infatti informato che sono ben 84.000 i contratti attualmente in lavorazione nei loro uffici.

In sostanza , pur avendo le scuole stipulato ed inserito i dati dei contratti tempestivamente, il sistema informativo del Ministero ha impiegato un tempo elefantiaco per trasmettere le informazioni necessarie alla liquidazione degli stipendi.

I dati necessari sono passati “sul nastro magnetico “ del sistema informatico del MIUR solo il 14 ottobre, quindi ben 44 giorni dopo l’assunzione!

Gli stipendi dovrebbero essere quindi pagati entro la prima decade di novembre, assicura il Tesoro.

Certo è sotto gli occhi di tutti il fatto che nell’era dell’informatica, della comunicazione più veloce che sia mai esistita, il Ministero dell’Istruzione continui ad avere un sistema lento ed intempestivo.

Coloro che ne hanno la responsabilità dimostrano inoltre una desolante incapacità di programmazione di fatti ordinari , non eccezionali, come il pagamento degli stipendi del personale precario

E pensare il Ministro è stato scelto anche perché esperta manager.

Roma, 28.10.2004