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Miur: informativa sulla formazione dei docenti.2

Dopo l’informativa del 7 ottobre () sulla formazione dei docenti, nell’incontro che si è tenuto ieri presso gli uffici del ministero è stato illustrato il progetto “Italiano L2

21/10/2004
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Dopo l’informativa del 7 ottobre () sulla formazione dei docenti, nell’incontro che si è tenuto ieri presso gli uffici del ministero è stato illustrato il progetto “Italiano L2. Lingua di contatto e lingua di culture”. Si tratta di un progetto pilota, finalizzato a testare un modulo formativo destinato agli insegnanti che operano in classi con alunni di lingua-madre diversa dall’italiano. Curato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia sulla base di un protocollo che ha visto la collaborazione di 21 università, adotta il modello dell’e-learning integrato e si articola in due corsi:

  • il primo, di 80 ore, è rivolto ai docenti di tutte le discipline curricolari ed ha la finalità, attraverso la ricerca-azione, di mettere a fuoco buone pratiche didattiche e strumenti che favoriscano l’inserimento degli alunni non italofoni nelle classi

  • il secondo, di 130 ore, si rivolge più specificatamente ai docenti di lettere e di lingue, con attenzione particolare all’uso funzionale della lingua.

    Il primo corso è propedeutico al secondo per gli insegnanti dell’area linguistica ed è conclusivo per tutti gli altri.

Per l’assistenza ai corsisti è prevista la presenza di facilitatori d’aula, docenti già coinvolti in precedenti e specifiche esperienze formative che stanno completando la preparazione per i nuovi compiti di assistenza.
Il progetto sarà condotto dagli uffici scolastici regionali in convenzione con le università, e sarà coperto finanziariamente dal ministero.
Anche se non di stretta pertinenza dell’incontro in atto, nell’apprezzare l’approccio dell’iniziativa che vede tutti i docenti, quale che sia la disciplina insegnata, coinvolti nell’accoglienza e nella cura degli alunni immigrati, non abbiamo potuto non sottolineare come l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi siano garantiti, insieme alla formazione del personale coinvolto, anche dalla presenza di risorse di organico a disposizione delle scuole e dalle flessibilità organizzative delle stesse, oggi ridotte al lumicino dalle scelte dello Miur.

Roma, 21 ottobre 2004