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Organici scuola: l'allarme del sindacato per i tagli alle scuole del Sud

Ferma opposizione alla cultura "ragionieristica" con cui si continuano ad effettuare i tagli degli organici.

16/03/2008
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Campania, Puglia, Basilicata,…. si alza dalle regioni del Sud un grido d’allarme e preoccupazione per i tagli agli organici delle scuole “in esecuzione” della legge finanziaria.

Tagli dolorosi anche in queste terre.

Eppure qui gli alunni diminuiscono, dicono tutte le fredde indagini statistiche.

Dati statistici appunto, medie di calcolo che non si misurano con lo stato di degrado delle grandi aree urbane, né con l’abbandono colpevole dell’edilizia scolastica peggiore del Paese, né con la “desertificazione” di estese aree interne, e ovunque un tessuto sociale e civile compromesso.

E partono anche qui le mobilitazioni e le proteste.

La FLC Cgil ha sempre contrastato negli anni la cultura “ragionieristica” con cui sono stati effettuati e si sono succeduti negli anni i tagli degli organici. Solo conti da quadrare, nessuna seria cultura di programmazione né di valutazione dei costi sociali che essi comportano, qui al Sud, dove gli abbandoni rappresentano il picco più alto del Paese.

Una situazione ormai inaccettabile sia per i sostenitori della “questione settentrionale”, che di quella meridionale.

Un Paese diviso in due eppure unificato nelle diversità dalla ferita prodotta nel considerare la scuola ed il diritto allo studio - costituzionalmente garantito - un lusso.

Se sprechi ci sono essi vanno decisamente eliminati, ma il diritto allo studio è una inviolabile ricchezza per tutti.

Roma, 16 marzo 2008