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Organici scuola: per il ministero “nessun nuovo taglio” è in atto

Un comunicato dell’ufficio stampa del ministero nega ciò che in questi giorni è sotto gli occhi di tutti.

03/08/2007
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In relazione a notizie riguardanti presunti ulteriori tagli agli organici della scuola il Ministero della Pubblica Istruzione precisa che la notizia è totalmente priva di fondamento”.

Questa la sostanza del comunicato che prosegue:

“Non esiste nessuna nuova azione di contenimento rispetto a quella già definita a suo tempo nella scorsa Finanziaria e tradottasi nelle indicazioni già fornite ai direttori regionali con i decreti sugli organici. Le riunioni collegiali svoltesi in questi giorni sono servite a monitorare con le Direzioni scolastiche regionali le operazioni in corso confermando la priorità del tempo pieno e della scuola dell’infanzia e verificando nel contempo eventuali abusi nello sdoppiamento delle classi.”
E infine si dichiara che : “Per quanto riguarda l’interlocuzione con il ministero dell’Economia essa non riguarda affatto la problematica degli organici dell’anno scolastico 2007-2008.”

Minimizzare da parte del ministero ciò che sta accadendo nelle regioni ed il caos determinato nell’espletamento delle varie operazioni per l’avvio del prossimo anno scolastico è comprensibile, ma i dati che avanzano sono evidenti e dimostrano tutt’altro.

In Lombardia (una delle regioni, insieme in particolare al Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna) dove si concentra il maggiore incremento di alunni iscritti, la Direzione Regionale, su indicazione prescrittiva da parte del Ministero, ha “tagliato” negli ultimi giorni circa 440 posti di cui ben 272 sul sostegno rispetto a quelli già definiti come “assolutamente necessari”, autorizzati e comunicati alle scuole a metà luglio. Posti sui quali erano in corso o erano già state effettuate alcune operazioni quali le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale di ruolo che, come noto, vanno concluse entro il 31 luglio.

In Emilia Romagna l’azione di contenimento ulteriore messa in atto dal Direttore Regionale ha riguardato circa 230 posti di sostegno e non solo.

In Friuli oltre 200 posti, diversi dei quali di sostegno.

Nelle Marche 258 posti di cui 88 di sostegno.

Nel Lazio ben 396 posti solo di sostegno nonostante in regione si abbia un rapporto posti di sostegno/alunni con handicap pari a 1 : 2,43 e quindi di gran lunga più basso rispetto alla media nazionale di 1 : 2.

In Campania, regione dove gli alunni diminuiscono, alla perdita di 2.000 posti in organico di diritto oggi si è deciso di tagliare altri 2.000 posti di cui circa 1.200 sul sostegno.

In Sicilia il contenimento riguarderebbe circa 370 posti in meno solo sul sostegno rispetto a quelli già autorizzati. E si potrebbe continuare ancora!

Se il contenimento della spesa, che per gran parte come dimostrano i dati riguarda la dotazione di sostegno, fosse dovuto, come si afferma, solo all’azione di controllo del ministero su posti attivati in deroga nel fatto senza avere tutti i requisiti della necessità e dell’urgenza, nel rispetto delle norme in vigore, non c’è dubbio che non si sarebbe arrivati complessivamente a diverse migliaia in tutta Italia. Anche perché se così fosse, vi sarebbero delle gravi responsabilità nella gestione della spesa nella scuola, gestione che risulterebbe diffusamente riposta in mani quantomeno “allegre” e tali da dover far correre ai ripari direttamente il ministero. Azione in ogni caso tardiva, che colpisce nel mucchio e senza nessuna garanzia di regole trasparenti.

Dal momento che non è pensabile una gestione non legittima né motivata di tale entità da parte delle varie direzioni regionali, allora è evidente che ancora una volta siamo in presenza di un vero e proprio taglio aggiuntivo rispetto alle necessità emerse dalle scuole e quindi di una operazione che la FLC Cgil ritiene inaccettabile. A meno che non si dimostri il contrario.

Pertanto, in presenza di tagli non più sostenibili, la FLC Cgil, come già dichiarato insieme alle altre organizzazioni sindacali confederali, metterà in atto tutte le opportune azioni unitarie di contrasto per assicurare alle scuole, a settembre, le condizioni per un servizio di qualità, a partire dalle risorse umane che ne sono la condizione principale.

Roma, 3 agosto 2007