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Organici: una risoluzione presentata alla Camera

Un gruppo di parlamentari del centro sinistra ha presentato alla Commissione Cultura della Camera una risoluzione, assai dettagliata nel testo e negli argomenti, che riprende le tante questioni esplosive sorte con i tagli indiscriminati agli organici del personale, docente ed ATA

30/05/2005
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Un gruppo di parlamentari del centro sinistra ha presentato alla Commissione Cultura della Camera una risoluzione, assai dettagliata nel testo e negli argomenti, che riprende le tante questioni esplosive sorte con i tagli indiscriminati agli organici del personale, docente ed ATA.

Un atto significativo in un momento in cui non si placano le mobilitazioni regionali, anzi più i numeri svelano la prospettiva con cui si avvia il nuovo anno scolastico più le tensioni si acuiscono. La deriva del servizio pubblico preoccupa non solo la gente di scuola ma anche i genitori e gli amministratori locali. E’ ora che il governo risponda assumendo tutte le soluzioni che consentano la regolare apertura del prossimo anno scolastico…che, quasi per ironia, fu il titolo del primo provvedimento targato Moratti: pochi anni hanno dimostrato che era solo un titolo.

Roma, 30 maggio 2005

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Risoluzione in commissione:

La Commissione VII

Premesso che:

  • nel sistema scolastico di tutto il territorio nazionale è diffusa una situazione di emergenza dovuta alla insufficienza dei posti assegnati con l’organico di diritto che si dimostrano inadeguati ai bisogni della scuola;

  • a fronte di un aumento delle iscrizioni si registra una netta diminuzione dei docenti;

  • i dati previsionali sulle iscrizioni sono state in molte occasioni sottostimate determinando una situazione in cui l’organico di diritto non riesce a coprire le esigenze di funzionamento delle scuole compromettendo la continuità didattica;

  • non possono essere rispettate le norme in materia di formazione delle classi, non possono essere accolte le richieste delle famiglie in merito al tempo scuola (tempo pieno e prolungato), è sempre più difficile garantire l’integrazione degli alunni diversamente abili;

  • negli ultimi tre anni sono stati tagliati circa 30.000 posti in organico di diritto del personale docente e circa 10.000 del personale ATA;

  • la finanziaria 2005, nel prevedere una rigidità nella previsione degli organici basata sul numero di posti in organico di diritto del precedente anno scolastico, di fatto opera ulteriori tagli sia per l’aumento del numero degli iscritti, sia perché già lo scorso anno gli organici di diritto risultarono del tutto inadeguati a coprire le richieste provenienti dal sistema scolastico e dalle famiglie;

considerato che

  • i dati a livello regionale, per citarne solo alcuni, dicono:

- in Lombardia nella scuola dell’infanzia, a fronte di un aumento di iscrizioni di 1867 alunni sono stati assegnati soltanto 52 posti in più; nella scuola elementare il ministero ha assegnato alla regione 43 posti in meno a fronte di un aumento di iscrizioni di 6.470 alunni determinando una carenza nell’organico funzionale di 258 posti e nonostante la richiesta di iscrizioni a tempo pieno sia in costante crescita in tutte le province, nelle scuole superiori sono stati tagliati 77 posti a fronte di un aumento di 248 classi; a questi dati si aggiungono quelli relativi ai tagli operati sul personale ATA che negli anni scorsi hanno raggiunto il numero di 1600 unità;

- in Emilia Romagna, a fronte di un aumento nella sola primaria di circa 3477 posti l’organico si ridurrà di 157 posti; nella secondaria ad un aumento di 3126 alunni corrisponderà una riduzione di organico di 134 insegnanti;

- In Veneto ci sono state l’anno scorso oltre 2000 domande di tempo pieno non accolte, a fronte di un aumento di 7470 alunni l’aumento de posti in organico è tale da prevedere un rapporto di 1 insegnante in più ogni 57 studenti; a guardare con attenzione maggiore la situazione si riscontra che, valutando i dati degli anni scolastici 2003/2004 e 2004/2005 e la previsione (di fonte Ministeriale) per il 2005/2006, nella regione gli alunni sono aumentati in tre anni di 22.000 mentre i docenti di 45 unità: 1 docente in più ogni 488 alunni; per essere più precisi in realtà nell’anno scolastico in corso sono stati concessi 48 posti in più per consentire gli anticipi nella scuola elementare e per la lingua straniera, prevedendo quindi un aumento di soli 3 posti in relazione all’aumento degli alunni;

- In Umbria a fronte di oltre 1300 alunni in più sono stati concessi solo 13 posti;

- in Sicilia dall’anno scolastico 2001/02 all’anno scolastico 2004/2005 sono stati tagliati 2239 posti docenti e 1103 posti ATA e anche se si registra un aumento degli alunni, stimato in 6.484 unità, organico previsto risulta del tutto irrilevante e inadeguato a far fronte alle esigenze reali delle scuole;

  • I tagli prodotti negli ultimi anni sugli organici del personale A.T.A. attraverso sia modifiche strutturali alle tabelle del DM 201/2000 partendo dal Decreto del 27 luglio 2001 e sia per effetto dell’art. 35 della Legge Finanziaria 2003 hanno di fatto ridotto migliaia di posti di lavoro con notevoli conseguenze per le scuole;

  • Le voci di spessa destinate al funzionamento delle scuola sono state fortemente ridotte rendendo la situazione dei bilanci degli istituti scolastici estremamente difficile, si pensi alla voce funzionamento didattico e amministrativo che ha subito negli ultimi anni una riduzione del 43%;

  • I fondi per la legge 440/1997 (ampliamento dell’offerta formativa) hanno subito un taglio negli ultimi 4 anni del 22% (e inoltre sono stati in buona parte destinati non all’ampliamento dell’offerta formativa ma alla produzione e documentazione pubblicitaria della riforma);

  • La presenza degli alunni diversamente abili è aumentata ma le risorse destinate al sostegno sono state ridotte, l’organico di diritto sul sostegno (48.696 posti) è assolutamente insufficiente rispetto ai numeri dell’organico di fatto (78.622 posti), non è garantita alcuna continuità di intervento e succede sempre più spesso che i bambini disabili vengano inseriti in classi che superano il tetto del numero degli alunni previsto dalla legge;

  • è aumentato consistentemente il precariato nella scuola con una evidente ricaduta sulla continuità didattica, sulla didattica nonché sulle condizioni di lavoro dei docenti precari;

tenuto conto che

  • il fenomeno della dispersione scolastica nel nostro Paese raggiunge ancora livelli elevati e che soltanto il 73 percento dei giovani completa almeno l’istruzione secondaria superiore;

  • nel nostro paese la percentuale di studenti con competenze di base insufficienti è tra le più elevate;

  • un sistema di istruzione di qualità e che sia realmente per tutti e di ciascuno richiede un aumento delle risorse e degli investimenti di docenti e la valorizzazione delle loro professionalità;

valutato che

  • già al vertice di Lisbona fu evidenziato che l’educazione ha un posto fondamentale nella strategia per il raggiungimento di elevati livelli di coesione sociale;

  • la società della conoscenza richiede una maggiore diffusione dell’accesso alla cultura e agli strumenti della conoscenza e dell’apprendimento;

impegna il Governo

  • a non procedere alla riduzione degli organici che si sta determinando nelle regioni;

  • ad attivare con la prossima legge finanziaria una politica di reali e consistenti investimenti nella scuola pubblica statale che qualifichi il sistema di educazione e di istruzione;

  • a garantire, nella quantificazione degli organici, le reali esigenze della scuola a fronte dell’aumento delle iscrizioni registrato;

on. Titti De Simone, on. Sasso, Rusconi, Colasio, Volpini, Grignaffini, Capitelli

Tag: organici