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Per la scuola pubblica e per il contratto dei Dirigenti Scolastici

I Dirigenti Scolastici italiani riaffermano con serenità e con forza la propria posizione per la valorizzazione e lo sviluppo della scuola pubblica.

03/04/2003
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Comunicato stampa Coordinamento Unitario Nazionale CGIL CISL UIL Scuola Dirigenti Scolastici

I Dirigenti Scolastici italiani riaffermano con serenità e con forza la propria posizione per la valorizzazione e lo sviluppo della scuola pubblica.

I tagli agli organici, la precarizzazione del lavoro docente e ata, la riduzione delle risorse, la mancata indizione del bando di concorso ordinario per Dirigenti Scolastici costituiscono misure che depauperano la scuola pubblica e ne intaccano i livelli di qualità.

La gestione delle scuole sta diventando per i Dirigenti Scolastici sempre più onerosa perché gli interventi governativi riducono gli spazi di autogoverno scolastico in materia di organici, di flessibilità e di progettualità.

I Dirigenti Scolastici vedono, in materia di Contratto dell’Area V, coerente con questo quadro il comportamento del Governo, che non ha stanziato, nonostante le promesse, le risorse per il Contratto, non ha emanato l’Atto di Indirizzo, non ha posto le premesse per l’equiparazione retributiva alle altre Dirigenze di Stato.

I Dirigenti Scolastici italiani chiedono un piano di investimento pluriennale per la valorizzazione della scuola pubblica e del suo personale, chiedono la previsione in DPEF e in Finanziaria delle risorse contrattuali dell’Area dirigenziale scolastica finalizzata all’equiparazione retributiva alle altre dirigenze di stato, l’emanazione dell’Atto di Indirizzo, la conferma e il consolidamento della specificità della Dirigenza scolastica, il riconoscimento e l’estensione dell’autonomia della scuola e del suo Dirigente.

Roma 2 aprile 2003