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Precariato. Una prospettiva di lavoro: andare a New York

Secondo un'indagine fatta dall'OCSE, nel 1998, la maggior parte dei paesi industrializzati dovrà affrontare nei prossimi dieci anni il problema della penuria di insegnanti.

27/04/2001
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Secondo un'indagine fatta dall'OCSE, nel 1998, la maggior parte dei paesi industrializzati dovrà affrontare nei prossimi dieci anni il problema della penuria di insegnanti. A fronte, infatti, di massicci pensionamenti, dovuti all'elevata età media dei docenti di ogni ordine di scuola, si riscontra scarsa disponibilità da parte dei giovani laureati a lavorare nella scuola.

Status sociale poco riconosciuto, stipendi bassi o non concorrenziali rispetto al settore privato, difficoltà a relazionarsi con gli adolescenti sono tra i motivi per cui l'insegnamento esercita una scarsa attrazione. Alcuni paesi come gli Stati Uniti, l'Olanda e l'Inghilterra orami da tempo hanno adottato una politica di assunzione del personale dall'estero e, con il pragmatismo che caratterizza tali paesi, ecco il primo annuncio (apparso su La Repubblica del 26 aprile) per reclutare docenti italiani, soprattutto di materie scientifiche, disponibili a trasferirsi a New York.

A giugno una commissione delle scuole pubbliche di New York si recherà a Roma, Napoli, Palermo per tenere colloqui con le persone che avranno fatto domanda. Basta essere abilitati e avere una buona conoscenza della lingua inglese. Può essere una buona occasione di mobilità professionale o per risolvere i problemi della disoccupazione intellettuale in Italia.