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Proseguono le relazioni sindacali, ma sui progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa è rottura

Incontro del 3 ottobre

05/10/2005
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Nella riunione del 3 ottobre u.s. tra le delegazioni trattanti di parte pubblica (Mae-Miur) e di parte sindacale (FLC Cgil - CISL Scuola - UIL Scuola - SNALS/Confsal) sono stati affrontati esclusivamente due punti all’ordine del giorno:

- ipotesi di schema di contratto individuale per il personale assunto con contratto a tempo determinato (supplenti);

- fondi contrattuali finalizzati al miglioramento dell’offerta formativa (art. 100 del CCNL) e liquidazione degli importi passati.

Contratti individuali per il personale assunto a tempo determinato

L’art. 102 del CCNL stabilisce al comma 1 che “per la copertura dei posti di insegnamento del contingente, temporaneamente vacanti, degli spezzoni di orario e per la sostituzione del personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato temporaneamente assente, si stipulano contratti di lavoro a tempo determinato, con le modalità previste dall’art. 19 e dall’art. 37, commi 1, 2 e 3.”

In particolare il comma 1 dell’art. 37 rinvia all’art. 23 del CCNL dove si prevede che - comma 3 e 4 - i rapporti di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato sono regolamentati dal contratto individuale che deve essere stipulato dal Dirigente Scolastico nel rispetto delle disposizioni di legge, della normativa comunitaria e del CCNL vigente. Le disposizioni sopra ricordate trovano piena applicazione per quanto riguarda il personale assunto con contratto a termine dalle scuole e dalle istituzioni scolastiche statali italiane all’estero.

Rispetto alle ipotesi di schema di contratti individuali a tempo determinato proposti dal MAE la FLC Cgil e le altre organizzazioni sindacali hanno avanzato le seguenti osservazioni : a) nei contratti individuali non possono essere previste clausole diverse da quelle contemplate in territorio metropolitano ovvero ipotesi di risoluzioni del rapporto non previste né dalla legge né dal CCNL; b) agli spezzonisti (supplenti che occupano posti non costituenti cattedra) il rapporto di lavoro cessa al termine delle attività didattiche; c) detto termine si applica anche al personale assunto su posti di contingente vacante per l’intero anno scolastico.

Si tratta di richieste che incidono direttamente su altri istituti contrattuali quali la malattia, i permessi ecc. a seconda della tipologia della supplenza. L’Amministrazione ha chiesto qualche giorno di tempo per valutare appieno le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali.

Fondi contrattuali per il miglioramento dell’offerta formativa e liquidazione degli importi

Come organizzazioni sindacali abbiamo dovuto registrare, ancora una volta, l’estrema confusione su questo punto, dovuta per lo più a scelte discutibili operate dall’Amministrazione nel passato e nel presente.

L’Amministrazione continua a sostenere che tale capitolo è stato oggetto di tagli da parte del MEF che di fatto hanno prodotto dei ritardi sia nell’erogazione degli importi agli aventi diritto sia nella piena esigibilità del diritto contrattuale. E che anche per l’esercizio finanziario in corso le somme stanziate sono inferiori a quelle prevista.

L’Amministrazione, a giustificazione dei ritardi nel pagamento, riversa su altri soggetti istituzionali, MIUR e MEF, le responsabilità relative.

Le OO.SS. hanno ribadito:

a) che i fondi in questione sono di natura contrattuali e che quindi non possono essere rimessi in discussione da interventi di assestamento di bilancio MAE ovvero dai tagli dovuti dalle rispettive finanziarie;

b) che i fondi – pari a 1.446.079,31 euro – sono destinati esclusivamente al miglioramento dell’offerta formativa e non possono essere utilizzati per altri interventi;

c) che le somme non utilizzate in ogni esercizio finanziario devono confluire nel fondo di istituto delle scuole metropolitane così come previsto dall’art. 100 del CCNL;

d) che il CCNIE prevede precisi momenti di confronto sindacale su tale materia decisamente disattesa dall’Amministrazione; e) che la natura del fondo non consente tagli di risorse perché di origine contrattuale.

Le OO.SS. hanno dichiarato che su tale materia vogliono fare definitiva chiarezza coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali interessati, compresa la Corte dei Conti, affinché venga rigorosamente rispettato quanto stabilito dal CCNL.

Roma, 5 ottobre 2005